MINORI. In Lombardia, 2 bimbi su 3 con problemi psichici
Circa 200.000 i ricoveri, anche in reparti per adulti
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 nov. - In Lombardia i bambini o adolescenti con disturbi neuropsichici sono circa 200.000 ma due su tre non ricevono le cure di cui avrebbero bisogno. Non solo: l'anno scorso 40 di loro sono stati ricoverati in reparti psichiatrici per adulti, pur avendo meno di 16 anni. È questo il quadro che emerge dal dossier preparato dalla Società italiana di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza (Sinpia): rispetto al 2011 c'è stato un incremento del 28% dei ricoveri per disturbi psichiatrici nelle strutture ospedaliere, che sono quindi giunti a quota 1.500. Il 33% è avvenuto nei reparti di neuropsichiatria infantile, il 31% in pediatria e il 17% in psichiatrica (insieme agli adulti). I ricoveri per disturbi neurologici sono invece 8.800 all'anno, ma solo il 16% in reparti ad hoc. Gli altri finiscono in pediatria.
"Negli ultimi anni la situazione si è aggravata- spiega Antonella Costantino, presidenti di Sinpia- Sono aumentate le richieste di aiuto da parte delle famiglie, ma le strutture sono rimaste le stesse. E la Lombardia è una delle poche regioni che non ha tagliato fondi al settore". Gli ambulatori specializzati (in termine tecnico, Uonpia) seguono circa 100.000 bambini e adolescenti all'anno. I disturbi di cui soffrono sono i più variegati: disabilità intellettive, paralisi cerebrali, disturbi della coordinazione motoria, del linguaggio e nell'apprendimento, autismo, epilessia, malattie neuromuscolari e neurodegenerative, encefalopatie acquisite, tumori cerebrali, disabilità complesse, disturbo da deficit di attenzione con iperattività, disturbi della condotta, psicosi, disturbi bipolari, depressione. "Sarebbe necessario potenziare i servizi territoriali- aggiunge Costantino- per cercare di seguire i ragazzi e le loro famiglie anche a domicilio".
Con la riforma della sanità lombarda non sembra che la situazione sia destinata a migliorare. "C'è un 'pezzetto' della salute dei cittadini lombardi che rischia di restare in un angolo- afferma Alberto Fontana, presidente della Ledha-. Per questo abbiamo inviato un documento alla Regione in cui si richiede di dedicare una particolare attenzione alle Uonpia, per meglio specificarne ruolo, funzioni, compiti e risorse. Si tratta infatti di servizi che rispondono ai bisogni di una fascia di popolazione molto più ampia e differenziata rispetto a quella tipica dei servizi di Salute mentale". Quello che si chiede è che "venga tenuto conto del fatto che la Neuropsichiatria infantile si occupa sia dell'area neurologica, che psichiatrica, che della disabilità in età evolutiva- conclude la presidente del Sinpia- Si tratta di un ambito molto vasto e non bisogna rischiare di perderne dei pezzi per strada".
(Wel/ Dire)
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