(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 mar. - Cavalcando il Blu 2015. Montano a cavallo 'L'emozione non ha voce' (Lenhv Onlus) e l'associazione umanitaria Luca Grisolia Onlus (Luconlus) per la giornata mondiale dell'autismo, il 2 aprile, proponendo un evento legato all'ippoterapia e all''Equitazione Integrata - Movimento Equitabile' all'interno di Villa Borghese, con base a Piazza di Siena.
"L'obiettivo è comunicare al grande pubblico l'attuale condizione di vita delle persone affette da autismo e delle difficoltà della quotidianità delle famiglie. Ma soprattutto- fanno sapere le associazioni- dimostrare, oltre ogni pregiudizio, che anche ragazzi e adulti con difficoltà sociali come quelle dell'autismo, e complicate in qualche caso da carenze o ritardi cognitivi, possono realizzare attività che sono ritenute impossibili".
L'iniziativa non parte dal nulla, ma è la naturale prosecuzione dei progetti 'Cavalcando l'Autismo' e 'Marzia Equitazione Integrata' di Lenhv Onlus e Luconlus, coinvolgendo circa 10 adolescenti e adulti e 8 bambini tra i 5 e i 12 anni.
La giornata si aprirà alle 10 con una conferenza stampa per presentare l'attività del giorno e i progetti delle Onlus. Successivamente si potrà assistere all'arrivo dei cavalli e dei cavalieri (che si prenderanno cura in prima persona dei cavalli). Alle 10.30 si partirà con le passeggiate a cavallo all'interno del parco, grazie alla collaborazione del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia di Stato e dei carabinieri. "Nel primo pomeriggio arriveranno anche le scolaresche- raccontano le Onlus- per condividere le esperienze d'integrazione sociale".
Nel corso della giornata sarà anche presentato il prossimo progetto 'Cavalcando l'Autismo 2015', che nella prima settimana di settembre porterà 11 adolescenti e adulti affetti da sindrome autistica in un trekking a cavallo dalla Toscana all'Emilia. Una staffetta iniziata due anni fa: nel 2013 li portò dal Lazio all'Umbria e nel 2014 dall'Umbria alle porte di Firenze.
Il supporto tecnico/scientifico all'iniziativa sarà fornito dall'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO), partner scientifico delle due Onlus, che "opera da lungo tempo per mostrare come il coinvolgimento in prima persona in reali attività fattive, ludiche o lavorative- concludono- sia fondamentale per la qualità della vita delle persone affette da sindrome sutistica".
(Wel/ Dire)