MINORI. Cipe: Con Ppip filtrati il 98,5% degli accessi, a ricovero solo 1,5% dei bambini
Risparmiata in un solo anno tutta l'intera spesa farmaceutica pediatrica
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 mar. - La Confederazione italiana pediatri (Cipe) ormai dal mese di novembre sta cercando di mantenere i punti di primo intervento pediatrici (Ppip)in Sicilia, conducendo una grande battaglia a difesa di un servizio che dovrebbe essere il fiore all'occhiello della sanità siciliana. Già diverse riunioni si sono avute da fine novembre con l'assessore Lucia Borsellino e con i diversi funzionari per garantire il mantenimento di questa innovativa assistenza pediatrica nei pre-festivi e festivi, aperti dalle 10 alle 20 ed operata dai pediatri di famiglia e dai pediatri disoccupati.
I punti di primo intervento attivati sono circa una cinquantina in tutta la regione, uno per ogni distretto, con sede nelle strutture dei poliambulatori o in locali adiacenti ai Pronto soccorsi (Ps) pediatrici. "I dati sono impressionanti- fa sapere la Cipe- nel 2013 si sono avuti oltre 47.000 accessi, anno di partenza della sperimentazione, mentre nel solo primo semestre 2014 si e' gia raggiunto i 46.000 accessi . Nella provincia di Catania si e' gia' passati dai 10.500 accessi del 2013 ai 18.600 accessi nel 2014 , praticamente raddoppiati. Di questi solo poco piu' di 200 (duecento) sono stati inviati ai Ps pediatri, pari all' 1,5 %".
Nei fatti "un filtro totale, a dimostrazione pratica che nell'arco della settimana il ruolo della pediatria di famiglia e' determinante per garantire l'assistenza pediatrica sul territorio. A questo va aggiunto che il 50% delle ore disponibili e' stato riservato ai pediatri non inseriti, quindi non occupati o non convenzionati, garantendo loro una occupazione, anche se economicamente non determinante, per poter svolgere una attivita' remunerativa e di formazione professionale. Ma con le note vicende di cronaca della piccola Nicole, le problematiche della risoluzione del problema sono state perse di vista dall'assessorato e si rischia di mandare tutto all'aria".
La Cipe sta attivando "tutte le dinamiche sindacali per scongiurare la chiusura dei Pronti di primo intervento pediatrici che stanno garantendo in Sicilia un'assistenza pediatrica 7 giorni su 7 nello spirito del decreto Balduzzi, che e' legge dello stato, assistenza prevista in AIR regionale. E' stata Chiesta dalla Cipe la convocazione del comitato regionale per una valutazione del servizio sui dati eclatanti sopra elencati, cosi' come previsto dagli accordi regionali".
Il segretario regionale Cipe, Pippo Gullotta, nonché presidente nazionale della Federazione CIPe-SISPe-SINSPe, ha attivato, "nel sostenere con dati inconfutabili la validità del servizio di Ppip in Sicilia, tutte le procedure e tutti gli organismi interessarti per mantenere il finanziamento del servizio e per prospettare in futuro la necessaria stabilizzazione dei colleghi in questo importante servizio per i bambini siciliani. La Asp di Palermo, vista il notevole successo della sperimentazione, intende estendere il servizio a supporto dei Ps pediatrici nell'Ospedale Cervello anche durante la settimana, vista la gran quantita' di ricoveri inutili evitati e il risparmio, inquantificabile ma importantissimo dei costi sociali che un ricovero comporta".
(Wel/ Dire)
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