Esame testo passa alla Camera. De Biasi: Regioni attuino Lea
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 mar. - Una legge ordinamentale a costo zero che sancisce principi e mette al centro la necessità di una maggiore formazione di tutto il personale che orbita intorno ai soggetti autistici: socio-sanitario, medico, scolastico e familiare. È la cornice del ddl sull'autismo approvato ieri dalla commissione Igiene e Sanità del Senato, "entro cui si dovrà sviluppare il lavoro delle Regioni prima di tutto. I finanziamenti arriveranno attraverso i Livelli essenziali di assistenza (Lea), che per il Patto della Salute - contratto tra il ministero della Salute e le Regioni - dà ovviamente alle stesse Regioni la competenza di attuare i cosidetti Lea, nei quali è prevista la parte che riguarda la neuropsichiatria infantile e quindi l'autismo", come dice Emilia Grazia De Biasi, senatrice del Pd e presidente della commissione XII, intervistata dall'agenzia DIRE.
"La nostra cornice è quella di sancire la dignità della persona affetta da sindrome autistica, segnalare che non è una malattia, come dice l'Organizzazione mondiale della Sanità- ricorda De Biasi- ma uno stato d'essere che colpisce molte persone e particolarmente i bambini".
La presidente della commissione Igiene e sanità prosegue: "Non abbiamo evidenze scientifiche sulle origini genetiche o quant'altro. Si è anche detto che le vaccinazioni portino addirittura l'autismo. Non è così e voglio sfatare questo mito". Poiché la scienza e la ricerca "stanno andando avanti- sottolinea la senatrice Pd- noi per adesso parliamo di un modo d'essere che ha la sua terapia, la sua cura, prima di tutto nella diagnosi precoce. In secondo luogo con terapie che possono essere farmacologiche, psicologiche, sociali e con l'abilitazione.
Ovvero l'inserimento della persona in un contesto sociale, perché la solitudine porta a un aumento di non comunicazione".
Per De Biasi la società "deve aiutare queste persone, bambini e famiglie, a sentirsi parte di un tutto. È questo il senso della legge. Vogliamo che la scuola se ne interessi, vogliamo che i servizi territoriali se ne interessino e vogliamo che anche i bilanci dello Stato- conclude- se ne interessino ancora di più".
La prima legge sull'autismo, che passerà all'esame della Camera, si compone di 4 articoli ed e' il risultato di un lungo lavoro che ha visto inizialmente quattro ddl a confronto. Un impegno importante, assunto dai relatori del Ddl, Vera Padua (Pd) e Lucio Romano (Autonomie), i vicepresidenti della commissione XII, Maurizio Romani (Gruppo Misto) e Maria Rizzotti (Fi-Pdl), il sottosegretario al ministero della Salute, Vito De Filippo, e gli esponenti della commissione Bilancio, oltre le associazioni, le famiglie e i tecnici auditi.
Fragilita', accoglienza e inclusione sono le parole chiave di una legge che "interpreta una sindrome spesso non diagnosticata, da cui derivano emarginazione e disagi", ha aggiunto Romano che insieme a Padua spiega quali sono le misure concrete da adottare: "Per concretizzare l'inclusione e l'integrazione sociale, l'accoglienza deve essere veicolata in percorsi rigorosi di ordine assistenziale", mentre "la diagnosi precoce deve essere associata a un percorso abilitativo intensivo, che dà risultati straordinari per recuperare tutto il potenziale della persona con autismo. Ma fruire di una terapia intensiva non e' semplice, poiché le Regioni non sono attente o sono prive di personale formato. Purtroppo- avverte la relatrice del Pd- se perdiamo il treno della diagnosi precoce e della terapia intensiva rischiamo di perdere la persona e il diritto alla tutela alla salute accennato nei principi fondamentali di questa legge".
Un ultimo pensiero Padua lo rivolge all'inserimento sociale: "L'articolo 3 della legge prevede strutture semi-residenziali e residenziali per offrire dopo la scuola una possibilita' di impegno, lavoro e dignita' alle persone con autismo- conclude Padua- che altrimenti avrebbero difficilmente un riconoscimento".
Ecco in sintesi i punti principali del ddl: FINALITA' - Il testo vuole favorire il normale inserimento nella vita sociale delle persone affette da autismo con interventi finalizzati a garantire la tutela della salute e il miglioramento delle condizioni di vita.
LINEE GUIDA - Ogni 3 anni l'Istituto superiore di sanita' aggiorna le Linee guida sull'autismo in tutte le età della vita, sulla base dell'evoluzione delle conoscenze fisiopatologiche e terapeutiche derivanti dalla letteratura e dalle buone pratiche nazionali ed internazionali.
POLITICHE REGIONALI - Le regioni, nei loro piani sanitari, predispongono progetti, azioni programmatiche e altre iniziative dirette alla cura e alla riabilitazione dei soggetti affetti.
CLAUSOLA DI INVARIANZA FINANZIARIA - Dall'attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Le amministrazioni interessate alla relativa attuazione vi provvedono con le sole risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.
A questo link è possibile vedere la videointervista: http://89.97.250.171/News/2015/03/19/2015031902059100576.MP4 (Wel/ Dire)