(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 6 mar. - Per la quinta tappa del tour, il Garante per l'infanzia e l'adolescenza ha scelto Torino: mercoledì 4 marzo Vincenzo Spadafora è stato nella città piemontese per parlare di scuola, ma non in chiave di slogan o di generica lamentela, bensì come esempio positivo, da imitare ovunque in Italia. Lo spirito di Diritti al futuro. Una piccola grande Italia da raccontare è infatti quello di individuare le buone pratiche, diffonderle per metterle a sistema, farle conoscere sempre di più. Così i una nota, il Garante dell'Infanzia.
Spadafora è andato "all'Istituto comprensivo Regio Parco, cinque scuole per un totale di più di 800 alunni. L'aspetto interessante di questa realtà è che la maggioranza è di origine straniera. Parliamo di più del 60 per cento degli alunni- spiega il Garante, che arriva a Torino dopo aver visitato L'Aquila, Nisida, Milano e Rimini- Una scuola insomma di tutti i colori che ha scommesso sulla diversità di etnie e di storie individuali. Una scuola che ha fatto delle differenze di provenienza, livello sociale, genere, storia scolastica, religione dei valori da trasmettere ai bambini e ai ragazzi. L'utenza dell'Istituto è fortemente multiculturale, conta più di 30 etnie. Per questo gli insegnanti hanno prestato molta attenzione, nella preparazione didattica e metodologica, all'accoglienza. Per facilitare quest'ultima sono stati preparati materiali nelle lingue più diffuse nei diversi plessi (romeno, arabo, inglese, cinese) in modo da coinvolgere non solo gli alunni ma anche i genitori".
Continua Spadafora : "In questo Istituto viene combattuta fattivamente la dispersione scolastica con un progetto di sostegno a studenti con forti difficoltà di apprendimento e con un ritardo negli studi di almeno un anno. L'Authority che presiedo sta lavorando per mettere a sistema tutti i progetti che vanno in questa direzione, anche perché la dispersione scolastica è spesso legata a situazioni di disagio sociale, di carenza culturale e di povertà. Non è accettabile che un Paese civile non si occupi in modo adeguato e uniforme su tutto il territorio nazionale dei percorsi scolastici e formativi dei suoi bambini e ragazzi".
(Wel Dire)