Per 534 provvedimenti di affido e tutela, 175 stranieri assistiti
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 mag. - Sono stati 3.627 i ragazzi da zero a 16 anni seguiti al 31 dicembre 2014 dai servizi sociali del Comune di Modena, contro i 3.663 del 2012 e i 3.688 del 2011. In termini tecnici si parla di "minori a carico", ovvero tutti quei bambini o ragazzi per i quali è stato elaborato un progetto.
Sono invece 534 i minori sottoposti a provvedimenti di affido e vigilanza emessi per la maggior parte dal tribunale dei minorenni e, in misura molto minore (68), dal tribunale delle separazioni. Per questi oltre 500 minori gli assistenti sociali intervengono sulle decisioni importanti, dalla scuola alla salute, generalmente affiancando i genitori, e solo in taluni casi, esplicitamente indicati dall'autorità giudiziaria, in loro sostituzione. In generale, l'inserimento in comunità è attivato solo quando non è possibile quello in una famiglia affidataria, solitamente per i bambini più grandi, e tenendo conto delle caratteristiche e dello stato di salute del minore, oltre che della gravità delle circostanze che ne hanno fatto disporre l'allontanamento dalla famiglia. Nel 2014 sono stati 49 i minori residenti inseriti in comunità a fronte dei 120 in affido famigliare.
Parallelamente, i servizi sociali mettono in campo interventi per sostenere la famiglia ad acquisire le competenze necessarie a svolgere il ruolo di genitori. In tal modo, e in sintonia con la filosofia di progetti recenti come quello intitolato "A scuola con Pippi", il Comune è impegnato a prevenire l'allontanamento dalla famiglia.
Lo scorso anno 149 minori sono stati accolti nei quattro centri diurni presenti in città. Nel 2014, inoltre, sono stati 510 i minori inseriti nel servizio di educativa territoriale.
Nello stesso anno circa 200 ragazzi hanno frequentato i centri aggregativi gestiti insieme ad associazioni e cooperative sociali del territorio.
Infine, ci sono minori che hanno beneficiato anche o esclusivamente di interventi di tipo economico. Basti pensare agli aiuti per i bisogni primari, il pagamento di utenze e affitto, erogati, tra gli altri, a oltre 500 nuclei familiari con figli minori e alle oltre 100 famiglie a cui è stato garantito sostegno nell'accesso ai servizi educativi con contributi per le rette scolastiche.
Un discorso a parte meritano, infine, i minori stranieri non accompagnati e quindi in stato di abbandono sul territorio italiano. Il Comune, per legge, è obbligato a collocarli in un luogo protetto: lo scorso anno, sono stati 175 i minori stranieri per i quali l'amministrazione di piazza Grande ha assunto questa funzione.
(Wel/ Dire)