Indagine Sip con numero speciale rivista 'Conoscere per crescere'
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 15 mag. - IL 93% dei minori utilizza lo smartphone per accedere a internet, il 56,6% chatta la sera dopo cena e circa il 40% continua a farlo fino a tardi, in una fascia oraria che interferisce con il sonno. Il 15% dichiara di aver postato un proprio 'selfie' provocante e il 48% di avere amici e compagni che postano selfie provocanti, e almeno il 13% ha praticato gioco d'azzardo online. Sono i dati più recenti raccolti dalla Società italiana di pediatria (Sip) su un campione di 2.107 studenti e studentesse di terza media (età 11-13 anni), che "evidenziano uno scenario poco confortante se si pensa che se da un lato l'adolescenza, per cause sociali, tende spesso a protrarsi sconfinando in quella che un tempo era definita l'età adulta, dall'altro vede la progressiva anticipazione di numerosi comportamenti ad alto rischio, tra i quali la dipendenza e l'uso improprio di internet ed il consumo di droghe ed alcol". Lo scrivono Marcello Lanari, pediatra e direttore scientifico della rivista 'Conoscere per Crescere' della Sip, e Franca Golisano, direttore responsabile della stessa rivista edita Editeam, nell'articolo di apertura del numero speciale 2015 intitolato 'Adolescenza a rischio? Non lasciamoli Soli!'.
L'indagine ha evidenziato che il 28,3% degli intervistati fuma, il 7% fa uso di cannabis e il 56% dichiara di avere amici che ne fanno uso, il 13% assume cocaina e il 16,3% altri tipi di droghe. Il 45,4% consuma occasionalmente vino, il 50% birra e il 23% liquori. Circa il 40% non pratica sport o lo pratica per un tempo inferiore alle due ore settimanali.
"L'errore più clamoroso e imperdonabile che potremmo commettere- proseguono gli autori- è dunque lasciare soli questi ragazzi, sacrificandoli all'indifferenza di un mondo che sembra oggi obbedire alle sole logiche del mercato e continua spesso ad operare tagli indiscriminati alla spesa pubblica, prendendosi poca cura delle nuove generazioni che sono il vero investimento per il futuro di tutti".
Per Lanari e Golisano "c'è quindi bisogno di unire le forze di genitori, educatori, pediatri, istituzioni per tutelare il loro benessere psicofisico, preservare l'ambiente e agire tempestivamente sulle numerose insidie che mettono talvolta a repentaglio la qualità della vita dei ragazzi di oggi. Perché gli adolescenti di oggi non sono solo, anche se fanno notizia, quelli del cyberbullismo, dei cori razzisti negli stadi o delle violenze del branco. Sono soprattutto, invece, quelli che credono nell'amicizia e nella solidarietà, quelli che rivendicano l'insindacabile diritto a una scuola all'avanguardia e in grado di assicurar loro una formazione adeguata al mondo del lavoro.
Sono talvolta- ricordano- anche quelli che, nella propria ingenua inesperienza, sono convinti di non aver nulla da imparare su sessualità e affettività e si sentono onnipotenti, nonché invulnerabili, ad esempio, alle malattie sessualmente trasmissibili e alle gravidanze indesiderate. Sono quelli di una generazione di giovanissimi tecnologicamente avanzati e disinvolti, eppure fragili, impacciati nelle relazioni interpersonali dirette, smarriti in un mondo che non incute loro fiducia, spesso muti e impietriti nel silenzio dei loro bisogni inespressi. Sono quelli che cercano sempre di più al di fuori della famiglia le risposte ai propri dubbi e i modelli comportamentali a cui ispirarsi. Sono loro quelli da non lasciare soli".
E' questo il "razionale che ci ha spinti a realizzare un numero speciale di 'Conoscere per Crescere' interamente dedicato agli adolescenti, che mettiamo a disposizione di genitori, educatori ed operatori di salute- concludono- per testimoniare un impegno ed una presenza forte nella vita dei nostri ragazzi".
(Wel/ Dire)