MINORI. Venturi: Sesso più precoce, a scuola si rischia
"Malattie-gravidanze indesiderate", allerta assessore Regione Emilia-Romagna
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 mag. - Ancora polemiche sul progetto di educazione sessuale nelle scuole "W l'amore". Ma l'assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, lo difende a spada tratta: "L'esigenza di lavorare con la fascia dei preadolescenti (11-14 anni)- afferma Venturi- nasce dai dati di letteratura e da ricerche promosse anche a livello regionale, da cui emerge come stia aumentando la percentuale di adolescenti che iniziano la sessualità in età precoce senza possedere informazioni e competenze adeguate per proteggersi da rischi di gravidanze indesiderate e infezioni sessualmente trasmesse". La precocità sessuale, sottolinea ancora l'assessore, "si accompagna all'assunzione di maggiori comportamenti a rischio soprattutto fra gli adolescenti più fragili, immigrati di seconda generazione, studenti di corsi professionali, adolescenti con situazioni socio-famigliari più fragili". A sollevare il caso è stato, con una domanda al question time, il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Tommaso Foti.
"Ho colto- ha detto- il messaggio dell'assessore quando ha parlato dei giovani stranieri che, avendo culture diverse in materia di costumi sessuali, necessitano di particolari attenzioni. Ma qui non stiamo parlando di interventi a fini educativi settoriali, bensì universali". Il progetto, è stato spiegato nell'aula dell'Assemblea legislativa, è stato finanziato dalla Regione, "sia nella fase sperimentale, che nella fase attuale di implementazione nelle Aziende sanitarie, nell'ambito dei finanziamenti per la prevenzione dell'Aids" e, in particolare, l'Azienda Usl di Bologna, capofila nei confronti degli Spazi giovani della regione, ha ricevuto un finanziamento di 60.000 euro per il supporto e il monitoraggio.
"W l'amore" è "un pacchetto formativo sulle relazioni e sulla sessualità rivolto ai preadolescenti", per aiutarli "a vivere in modo consapevole e sicuro la loro sessualità e a sviluppare le loro attitudini e competenze per quanto riguarda le relazioni, l'affettività e la sessualità". Ma secondo Foti il compito dell'educazione affettiva e sessuale dei minori "che non compete alla scuola, che ha fini formativi diversi, ma ai genitori". In questo contesto, infatti, aggiunge, "stiamo parlando di scuole secondarie di primo grado", i cui studenti, tra i 13 e i 14 anni, "dovrebbero essere aiutati dal progetto a sviluppare attitudini e competenze per quanto riguarda le relazioni, l'affettività e la sessualità e a viverla in modo consapevole e sicuro". I contenuti di "W l'amore", poi, sono "ben lungi dall'essere neutri e oggettivi, ma hanno una forte connotazione ideologica".
L'esponente Fdi ricorda inoltre che il progetto, "ripreso e adattato dal progetto Long live love, attivo da 20 anni nei Paesi Bassi", è stato proposto a tutti gli uffici scolastici dell'Emilia-Romagna e ha coinvolto circa 800 studenti nell'anno scolastico 2014-2015. Di qui la richiesta di Foti, nel caso in cui la giunta intendesse riproporlo il prossimo anno scolastico, di verificarne e di rivisitarne radicalmente i contenuti, se l'obiettivo è quello di sviluppare un progetto effettivamente educativo e non un "corso di indottrinamento ideologico basato sul relativismo etico". I materiali del progetto olandese, ribatte l'assessore, "sono stati adattati al contesto locale, sperimentati nell'anno scolastico 2013-2014 in tre scuole di Bologna, Forlì e Reggio Emilia", fino a arrivare all'attuale formulazione che si sta realizzando in 17 distretti, coinvolgendo 36 scuole medie, con 122 classi aderenti.
(Wel/ Dire)
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