(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 26 giu. - "Care Mamme e Papà, per il prossimo anno scolastico vogliamo organizzare un servizio di piedibus che prenda i vostri bambini e dalle scuole più vicine arrivi diritto a Come un Albero. Qui ci saranno laboratori didattico-ricreativi e una buonissima merenda Bio, il tutto a costi molto competitivi! Ma per realizzare questo progetto abbiamo pensato che la cosa migliore da fare sia coinvolgervi nella programmazione, decidendo assieme che tipo di laboratori scegliere, come raggruppare i bambini e durante quali giorni della settimana attivarlo.
Vi invitiamo a inviarci una email (centroculturale@comeunalbero.org) per informarci della vostra adesione o nel caso la data e/o l'orario per motivi personali o di lavoro non vi vadano bene.Potreste creare anche voi (anche fra le vostre conoscenze) un gruppo di mamme/papà /nonni che potrebbero essere interessate al piedibus e indicarci un altro giorno e orario per voi più congeniale.
Di seguito il progetto nel dettaglio: Il piedibus di norma è un autobus che va a piedi. È formato da una carovana di bambini che escono da scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un "autista" davanti e un "controllore" che chiude la fila. E' un servizio che unisce diversi aspetti: l'autonomia e la socializzazione extrascolastica tra i bambini; il rispetto per l'ambiente; l'attenzione ai tempi e agli orari di lavoro dei genitori; un risparmio economico per chi deve delegare altri ad andare a prendere il proprio figlio a scuola.
Il progetto si rivolge in particolar modo a quelle famiglie che hanno bambini che vanno dai 5 agli 8/9 anni e che frequentano le scuole più limitrofe a Come un Albero: la "XX SETTEMBRE" di Via Novara e "L'ISTITUTO "SORDOMUTI - SCUOLA MAGAROTTO" di Via Nomentana.
Con questo progetto, l'associazione Come un albero Onlus reinterpreta l'idea del piedibus proiettandolo all'interno del proprio quartiere e proponendo un servizio per le famiglie che unisca l'utile al dilettevole in un'ottica di risparmio economico e di welfare sociale. In questo periodo di crisi non solo economica ma anche sociale e culturale, crediamo che le risposte e parti delle soluzioni possano provenire dal basso, grazie a piccoli progetti come questo ma soprattutto grazie alla sinergia tra le persone.
(Wel/ Dire)