(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 26 giu. - Milioni di bambini dei Paesi più poveri del mondo sono rimasti indietro nonostante i progressi a livello globale. E' questo quanto emerge dal nuovo rapporto "Progress for Children" curato da Unicef.
Stando al monito dell'organizzazione umanitaria, la comunità globale non raggiungerà milioni di bambini se il nuovo piano di sviluppo per i prossimi 15 anni non si concentrerà su quelli più svantaggiati.
Secondo "Progress for Children: Beyond Averages" (ultimo Rapporto sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio) per i bambini, nonostante gli importanti risultati raggiunti, diseguali opportunità hanno lasciato milioni di bambini in condizioni di povertà, esposti ad elevati rischi di morte prima del loro quinto compleanno, senza accesso alle scuole e in condizioni di malnutrizione cronica.
"Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio hanno aiutato il mondo a realizzare progressi importanti per i bambini - ma ci hanno anche mostrato che molti di loro sono stati lasciati indietro" ha dichiarato Anthony Lake, Direttore generale dell'Unicef. "La vita e il futuro della maggior parte dei bambini più svantaggiati sono importanti - non solo per se stessi, ma anche per le loro famiglie, comunità e società".
A causa delle diseguaglianze all'interno dei Paesi, i bambini delle famiglie più povere hanno il doppio delle possibilità di morire prima del loro quinto compleanno e molte meno possibilità di raggiungere gli standard minimi nella lettura rispetto ai bambini delle famiglie più povere.
Una migliore raccolta dati e disaggregazione - andando oltre le medie come quelle utilizzate per misurare gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio - potrebbe quindi aiutare a identificare i bambini più vulnerabili ed esclusi e sapere dove vivono. Sistemi più solidi per la salute a livello locale, l'istruzione e la protezione sociale aiuterebbero ancora più bambini a sopravvivere e a svilupparsi. Investimenti più intelligenti mirati alle necessità dei bambini più vulnerabili ptrebbero, poi, produrre benefici nel breve e nel lungo periodo.
"Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile rappresentano un'opportunità per applicare la lezione che abbiamo imparato e per raggiungere i bambini che hanno più bisogno; se non riusciremo a farlo, sarà una vergogna", ha dichiarato Lake. "Una maggiore equità nelle opportunità per i bambini di oggi significa minore diseguaglianza e maggiori progressi a livello globale domani".
(DIRE-DIREGIOVANI) Roma, 23 giu. - Secondo i dati del nuovo rapporto, considerate le proiezioni della crescita della popolazione, con il tasso attuale di progresso ci sono comunque risultati postivi.
Si stima infatti che: - 68 milioni di bambini sotto i 5 anni moriranno entro il 2030 soprattutto per cause prevenibili; - nel 2030, 119 milioni di bambini soffriranno di malnutrizione cronica; - nel 2030 mezzo miliardo di persone continuerà la pratica della deiezione all'aperto, mettendo in serio pericolo la salute dei bambini; - ci vorranno circa 100 anni perché tutte le ragazze delle famiglie più povere dell'Africa sub-sahariana potranno completare il ciclo scolastico di istruzione secondaria inferiore.
Il rapporto rileva anche importanti risultati raggiunti dal 1990: - Il tasso di mortalità infantile sotto i 5 anni è diminuito di oltre la metà: da 90 bambini che morivano ogni 1.000 nati vivi si è passati a 43 bambini che muoiono ogni 1.000 nati vivi; - i bambini sotto i 5 anni sottopeso e cronicamente malnutriti sono diminuiti rispettivamente del 42% e del 41% ; - la mortalità materna è diminuita del 45%; - circa 2,6 miliardi di persone hanno avuto accesso a fonti migliorate di acqua potabile.
Le differenze tra i più poveri e i più ricchi si stanno riducendo in oltre la metà degli indicatori analizzati dall'Unicef: - In molti paesi, i più grandi traguardi nella sopravvivenza dei bambini e nella frequenza delle scuole sono stati rilevati nelle famiglie più povere; - il divario nei tassi di mortalità materna tra i paesi a basso e alto reddito si sono dimezzati tra il 1990 e il 2013.
(Wel/ Dire)