È lo sforzo di Poletti per migliore gestione politiche infanzia
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 19 giu. - "Dinamiche premiali" che favoriscano i settori dell'amministrazioni piu' attivi nel favorire una "collaborazione sociale e interistituzionale forte per affrontare problemi complessi", come quelli che riguardano il contrasto alla poverta' dei bambini: e' lo sforzo che il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti ha detto dovra' essere intrapreso ai fini di una migliore gestione delle politiche per i minori, durante la presentazione del rapporto "I diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia".
Secondo Poletti i fondi destinati all'infanzia dovranno essere concessi in considerazione della disponibilita' delle amministrazioni ad "assumere responsabilita' e a collaborare" in progetti comuni. "L'intervento sul sociale e' una responsabilità prevalentemente locale- ha spiegato Poletti- ma e' necessario il dialogo con il livello nazionale, per esempio nella scuola". Per Poletti, al contrario, gli "interventi per categorie" (pensionati, invalidi) "hanno portato a un'uso improprio delle risorse".
Poletti ha affermato che i fondi destinati all'infanzia devono essere strutturali, "come abbiamo deciso per i fondi inseriti nella legge di stabilita' 2015 e dobbiamo continuare a farlo per costruire le infrastrutture per produrre cio' che si ritiene essere necessario". Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali ha pero' aggiunto che "oltre allo sforzo nel coordinamento delle politiche e' necessario che la legge stabilita' dia di piu'".
Infine Poletti ha aggiunto che il fatto che il nuovo Isee costituisca una "buona strumentazione per la definizione reddito" e quindi per la destinazione di misure di aiuto a chi ne ha veramente bisogno "e' una buona ragione per fare politiche sociali".
(Wel/ Dire)