MINORI. Ludopatia, il Lazio tra le regioni più colpite
60 le tipologie di giochi, il 71% predilige 'Gratta e vinci'
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 12 giu. - Sono le regioni meridionali e il Lazio a far registrare prevalenze di giocatori d'azzardo nell'ultimo anno superiori alla media nazionale, con valori compresi tra il 44.8 e il 49.3%; le regioni del nord, ad eccezione della Lombardia, sono invece al di sotto (29.5-32.8%), mentre la Lombardia e il centro, escluso il Lazio, si allineano al valore nazionale. Più specificamente, però, le regioni con le percentuali di giocatori a rischio superiori alla media sono prevalentemente al centro sud (Lazio, Basilicata, Abruzzo, Molise, Campania e Sicilia), 11.5-13.2% contro l'11% del valore nazionale. Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Sardegna e Sicilia fanno registrare valori superiori alla media di studenti che riportano un profilo di gioco definito problematico (8.1-10.1% contro 7.6% del valore nazionale).
Sono i dati del Ministero della Salute sul gioco d'azzardo per cui Arciragazzi Comitato di Roma Onlus ha ritenuto opportuno di proporre e realizzare il progetto 'non giocarti la vita - come prevenire la ludopatia' che, con con l'incontro di oggi a Roma ha raccolto i risultati ottenuti per metterli a disposizione della collettività, degli esperti e delle istituzioni. I dati parlano di un 54% della popolazione italiana che gioca com percentuali fra l'1,3 e il 3,8% di giocatori problematici e un totale di giocatori patologici che varia fra lo 0,5 ed 2,2%. Adolescenti, anziani, e disoccupati sono portatori di fattori di rischio supplementari.
Tra i giochi più 'accessibili', in testa ci sono i gratta e vinci col 71% delle preferenze (ma in diminuzione rispetto al 77% del 2012): "Attualmente sono ben 60 le tipologie, diversificate per prezzo e tipo di vincita, disponibili nei posti più comuni e frequentati anche dai ragazzi, come i bar, gli autogrill, i supermercati o i distributori automatici installati presso i centri commerciali- spiega Sabrina Molinaro, dell'Ifc-Cnr, responsabile dello studio- In ordine di preferenza, seguono scommesse sportive (49%), bingo e la tombola (33%) e totocalcio (28%). Non mancano coloro che giocano a carte (24%) e al video poker o slot (14%). Circa tre quarti dei giovani ha speso non più di 10 euro nel mese antecedente lo svolgimento dello studio, mentre il 18% ha speso tra gli 11 e i 50 euro e l'8% oltre 50 euro".
Infine, il gioco d'azzardo sembra essere in calo fra i ragazzi italiani tra i 15 e i 19 anni, mentre cresce invece il gioco online. Lo afferma lo studio Espad@italia2014 realizzato dall'Istituto di Fisiologia Clinica - reparto di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari del Cnr di Pisa su un campione di oltre 30mila studenti di 405 scuole superiori del Paese. Rispetto al 2009-2011 quando la percentuale dei 15-19enni dediti abitualmente a questa attività era del 47%, nel 2014 si scende al 39%. In termini assoluti, sono stati oltre 900mila gli studenti che hanno giocato d'azzardo almeno una volta nello scorso anno, mentre erano circa 1,1 milioni negli anni tra il 2009 e il 2011. In lieve crescita il gioco online (dal 9% del 2013 si sale al 17% del 2014). Le regioni con le percentuali di giocatori con profilo a rischio superiori alla media sono prevalentemente al centro sud (Lazio Basilicata, Abruzzo, Molise, Campania, Sicilia) 11.5-13.2% contro l'11% del valore nazionale.
(Wel/ Dire)
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