(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 30 gen. - Un ragazzo siciliano su tre è vittima di bullismo. Un dato profondamente negativo, in media perfetta con la stima che è stata messa in risalto dal report della ricerca "Osservatorio adolescenti" condotta da "SOS - il Telefono azzurro onlus e Doxa kids per l'Italia. Il dato può essere associato alla percentuale già diffusa dal Quotidiano di Sicilia, attingendo questa volta da un approfondimento realizzato da Ipos per Save The Children, in cui si evidenziò appena 7 mesi fa come ben il 77% dei giovani del Sud percepisse il cyberbullismo come un rischio incombente. Questo timore è ormai una realtà consolidata che in Sicilia richiede soluzioni d'intervento. A confermare l'allineamento della nostra regione alla condizione nazionale è la psicologa siciliana Chiara La Barbera, referente del Settore educazione di Telefono azzurro. In quanto esperta coinvolta nelle attività di prevenzione del fenomeno del bullismo, La Barbera ha riferito dati precisi soprattutto nella provincia di Palermo, città in cui nell'anno scolastico 2013/2014 sono stati coinvolti circa 1.400 ragazzi nei laboratori di prevenzione del bullismo promossi dal programma 'Bulli di cartone'.
"Nel territorio palermitano- ha dichiarato la psicologa al Quotidiano di Sicilia- Telefono azzurro ha realizzato 48 interventi di prevenzione del bullismo e del cyberbullismo, nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, sia come laboratori che come formazione di peer educators all'interno delle scuole stesse".
Gli insegnanti coinvolti sono stati 200, i genitori 150. La crescita del fenomeno nel capoluogo siciliano è evidente. Grazie ad un dato fornito ancora dal Settore Eduzione di Telefono Azzurro scopriamo una percentuale indicativa: rispetto l'anno scolastico 2012/2013 le richieste d'intervento fatte dalle scuole palermitane nell'anno scolastico 2013/2014 sono aumentate del 70 per cento. "La stima non è sicuramente positiva- ha commentato La Barbera- ma l'aumento del nostro intervento è anche sintomo della maggiore attenzione rivolta al fenomeno dal mondo della scuola".
Oltre Palermo, negli ultimi 3-4 anni Catania e Trapani sono state le due città in cui è stato richiesto maggiore intervento al Telefono Azzurro. Palermo e Catania si distinguono in particolare rispetto la stessa Trapani. Interessante notare come in Sicilia il bullismo abbia cambiato fisionomia nel corso degli anni, tanto da diventare oggi un fenomeno onnicomprensivo e che ingloba sia le forme di bullismo "tradizionale" che le forme di bullismo "virtuale".
Ancora La Barbera ha evidenziato come oggi sia possibile intendere con il solo termine bullismo anche lo stesso cyberbullismo, pur avendo il cyberbullismo ancora delle peculiarità importanti. Grazie al lavoro svolto attraverso il programma 'Bulli di cartone' si è riusciti a conoscere le tipologie di comportamento adottate dai ragazzi siciliani vittime di un bullo. Durante i programmi svolti nelle scuole di Palermo il 23% dei ragazzi ha affermato di chiedere aiuto al proprio genitore e di riconoscere un "adulto significativo" anche nel proprio insegnante. I giovani siciliani, ed in particolare quelli coinvolti a Palermo, hanno dichiarato di voler più sicurezza nella propria scuola e chiedono ad essa "maggiore protezione". L'appello è importante e prossimo a diventare un vero campanello di allarme se si pensa che, durante lo scorso anno scolastico, gli interventi del programma 'Bulli di cartone' sono stati richiesti già dalle classi di terza elementare.
(Wel/ Dire)