Insieme a tutti i bambini che vivevano con lui nella 'Casa dell'orfano'
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 30 gen. - Durante l'orrore nazista, nella paura, l'impotenza e la disperazione del ghetto di Varsavia furono trascinati anche il dottor Janusz Korczak - nome d'arte di Henryk Goldszmit - medico e pedagogo polacco, insieme a tutti i bambini che vivevano con lui nella "Casa dell'orfano". Edito Orecchio Acerbo (2015) "L'ultimo viaggio" di Ire'ne Cohen-Janca con le illustrazioni di Maurizio A. C. Quarello, racconta in maniera delicata, attraverso gli occhi di Simone, uno dei piccoli orfani, l'esperienza innovativa e luminosa della "Repubblica dei bambini" portata avanti da colui che per i piu' piccoli era Pan Doktor, il "signor dottore".
Una Repubblica con tanto di parlamento, codici, tribunale, creata "perche' non ci sia ingiustizia" e i problemi "siano presi sul serio". Non la fame, ne' le malattie e neppure le sadiche angherie naziste riescono a intaccare i principi e le pratiche di questa convivenza o a fermare quel gruppo di piccoli e grandi guidati da Korczak. Simone racconta della Repubblica, del giornale murale, delle sedute di lettura, delle rappresentazioni teatrali, delle vacanze alla colonia estiva&hellip. All'interno delle mura del ghetto si continua ad insegnare, nonostante fosse vietato, a fare musica, a cantare, a fare spettacoli di marionette e a raccontare storie. I bambini arrivano anche a scegliere l'inno del loro orfanotrofio, tratto dalla poesia "Fratelli" di Izaac Peretz: "bianche e brune, gialli e mori, mescoliam tutti i colori. Siamo tutti fratelli e sorelle, degli stessi genitori…". Janusz Korczak, nemmeno di fronte alla tragedia dell'ultimo viaggio abbandona i suoi bambini: a testa alta, contro l'orrore, tenendo due di loro per mano, parte verso il campo di concentramento di Treblinka per non farne mai piu' ritorno.
(Wel/ Dire)