(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 23 gen. - "Occorre mettere in campo una maggiore integrazione tra i servizi per contrastare il fenomeno, sempre più diffuso nel nostro Paese, della povertà educativa dei minori". Lo dice la deputata del Pd e responsabile nazionale del partito, Vanna Iori.
"La povertà minorile non è solo un fenomeno inaccettabile dal punto di vista etico e della violazione dei diritti, ma è anche una pesante ipoteca sul destino di centinaia di migliaia di bambini e bambine, nonché sul futuro dell'intero Paese", aggiunge. "La povertà educativa va fronteggiata su più fronti: occorre innanzitutto mettere in campo investimenti per l'istruzione prescolastica dato che, solo per citare un numero, in Italia ancora meno di due bambini su dieci frequenta un asilo nido", sottolinea. "E' urgente poi l'affiancamento genitoriale nelle separazioni di coppia: sono circa 70mila i minorenni che vivono ogni anno l'esperienza separativa dei loro genitori, eppure non esistono servizi strutturati per aiutare i genitori a preservare i figli dai loro conflitti e dalle trappole delle alleanze", prosegue Iori.
"A fronte di tutte queste emergenze- sottolinea Iori- le nostre politiche socio-educative sono ancora troppo carenti e frammentarie: l'integrazione tra i servizi deve mettere a sistema i diversi livelli istituzionali seguendo due direzioni: verticalmente, dall'ente locale alle risorse europee, e orizzontalmente, tra le diverse gestioni, competenze e professionalità", spiega.
"A tale scopo occorre interconnessione tra servizi pubblici e una pluralità di attori sociali: il terzo settore, le cooperative sociali, il privato sociale (e non), le associazioni di volontariato, sportive e culturali e altri servizi che integrano, e non si sostituiscono, al welfare pubblico a cui spetta la governance".
"L'integrazione di risorse, di competenze e di responsabilità può arricchire il sistema del welfare educativo, migliorare l'efficienza e accrescere il benessere educativo", conclude Iori.
(Wel/ Dire)