Se sicuro incide su sviluppo. Il 31/1 convegno a Roma con l'Ido
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 23 gennaio - "I genitori non hanno un ruolo nell'eziologia dell'autismo. L'autismo non è causato da attaccamenti insicuri e un attaccamento sicuro non cura l'autismo". Chiarisce subito qualsiasi malinteso David Oppenheim, membro senior del 'Center for the study of child development' dell'Università di Haifa (Israele), che il 31 gennaio e il 1° febbraio illustrerà i risultati delle ultime ricerche scientifiche del suo dipartimento alla conferenza internazionale dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) a Roma.
Il tema del seminario è 'Attaccamento e autismo: l'importanza dell'insightfullness genitoriale', e si svolgerà nell'Aula Magna dell'Istituto comprensivo Regina Elena, in Via Puglie 6, dalle 9 alle 18.
"La nostra premessa- prosegue l'ex presidente del dipartimento di Psicologia dell'Università di Haifa- è che nei limiti imposti dalla loro disabilità, un attaccamento sicuro può aiutare i bambini con autismo a massimizzare il loro potenziale di sviluppo in modo simile al ruolo che l'attaccamento sicuro ha nei bambini con sviluppo tipico".
Un concetto centrale della teoria dell'attaccamento è che quello "sicuro è il riflesso di un caregiving sensibile ricevuto dal bambino. Pertanto- precisa lo studioso israeliano- la constatazione che una percentuale significativa di bambini con disturbi dello spettro autistico sviluppi un attaccamento sicuro ci ha portato a chiederci: 'Perché alcuni bambini con autismo sviluppano un attaccamento sicuro mentre altri sviluppano attaccamenti insicuri? I genitori svolgono un ruolo in queste differenze individuali, come accade con lo sviluppo tipico dei bambini?'". Queste le domande a cui lo studioso israeliano risponderà nel corso della due giorni romana.
Per avere tutte le informazioni sulle modalità di iscrizione è possibile scrivere a scuolapsicoterapia@ortofonologia.it. Al termine del convegno verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
(Wel/Dire)