Speziale: "Pericoloso se attenzione passi da persona a malattia".
(DIRE - Notiziario MInori) Roma, 16 gen. - "Tra la base biologica e la fenomenologia clinica c'è di mezzo la complessità della persona e della sua esperienza". A dirlo è l'Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale (Anffas Onlus), che nel 'Documento di posizione in materia di salute, disabilità e disturbi dello spettro autistico' lancia un appello: "Ascoltare le esperienze delle persone con autismo, che hanno nomi e cognomi, storia, vita e desideri, che stanno fortemente in mezzo tra 'base biologica e fenomenologia clinica' e che spostano l'attenzione sull'unicità della persona".
In un contesto "complesso e frammentato come quello che gravita intorno alle persone con disturbi dello spettro autistico e alle loro famiglie- prosegue Roberto Speziale, presidente nazionale della onlus- l'Anffas desidera assumere una posizione forte e precisa, non tanto e non solo per le questioni specifiche emergenti in materia, quanto piuttosto per il rischio che queste persone corrono di veder strumentalizzate le proprie istanze, di essere penalizzate dalla frammentazione della rappresentanza e degli interventi e- continua il presidente- per il pericolo che l'attenzione si sposti definitivamente e inequivocabilmente dalla persona alla malattia, con un balzo indietro dentro un modello che con tutte le nostre forze da anni tentiamo di archiviare definitivamente, insieme alle discriminazioni che questo ha causato e ancora causa alle persone con disabilità".
Il presidente conclude: "È per questo che la nostra associazione, oltre alla diffusione della propria posizione ufficiale in materia, ha messo in campo una specifica progettualità, dal titolo Autismi 2.0, mirata a rendere concrete le riflessioni e i principi contenuti nel documento stesso".
(Wel/ Dire)