(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 feb. - "Dopo i drammatici fatti di Catania il ministro Lorenzin ha tempestivamente deciso di avviare un'inchiesta per definire le responsabilità professionali, personali e aziendali, per fare chiarezza sulle cause che hanno condotto alla morte di una bambina appena nata. Ma occorre intervenire con altrettanta urgenza anche per affrontare la questione del clinical risk management nei punti nascita. E' urgente, infatti, razionalizzare e potenziare il numero dei posti di terapia intensiva neonatale in tutto il Paese, incrementando con ogni misura sistemi di monitoraggio, in grado di rilevare con accuratezza i casi che presentano profili di rischio alla nascita per potersene fare carico tempestivamente nei centri di terapie intensive neonatali". E' quanto dichiarano i deputati di Area popolare (Ncd-Udc) Paola Binetti e Nunzia De Girolamo, che hanno presentato un'interpellanza anche per sapere "quali sono le iniziative previste al fine di assicurare screening neonatali allargati, per patologie metaboliche ereditarie e obbligatori in tutti i punti nascita".
"Ogni anno secondo i dati Istat- si legge nell'interpellanza- nascono poco più di 500mila bambini di cui circa il 7% prematuri: per questi bimbi ancora oggi l'assistenza non garantisce gli stessi standard qualitativi tra regione e regione, tra Nord e Sud del Paese, tra grandi Città e piccoli centri. I dati evidenziano quindi l'urgenza di rendere più sicuri i punti nascita, attraverso il potenziamento delle unità di terapia intensiva neonatale (TIN), al fine di migliorare significativamente l'assistenza ai neonati prematuri, attraverso screening neonatali allargati, per patologie metaboliche ereditarie, per la cui terapia esistono evidenze scientifiche efficaci".
(Wel/ Dire)