'Soleterre' promuove in Italia campagna #actnow per cure
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 feb. - Ogni anno nel mondo vengono diagnosticati tra i 175 e i 250mila nuovi casi di cancro infantile, una stima al ribasso a causa della mancanza di registri dei tumori in molti Paesi. Il 90% dei bambini che si ammala vive in Paesi a basso e medio sviluppo in cui barriere economiche, sociali e culturali impediscono loro di accedere a cure e trattamenti efficaci. Nonostante poi più del 70% dei tumori infantili sia curabile, i tassi di sopravvivenza nei Paesi più poveri sono bassissimi: tra il 10 e il 40% (in occidente sono il 75-85%). Il prossimo 15 febbraio, in occasione della XIII Giornata internazionale contro il cancro infantile, l'organizzazione umanitaria 'Soleterre' promuove in Italia la campagna internazionale #Actnow lanciata da Childhood cancer international per chiedere le migliori cure per tutti i bambini nel mondo, ovunque siano nati.
"L'unico approccio possibile alla lotta contro il cancro- dice Damiano Rizzi, presidente di 'Soleterre'- è quello della salvaguardia di un diritto umano. Quello che succede nei Paesi in via di sviluppo, dove i tassi di sopravvivenza dei bambini malati di cancro sono bassissimi, è indice di diseguaglianza e iniquità sociale inammissibili. Il lavoro di Ong come la nostra deve essere necessariamente rafforzato da un tempestivo e convinto impegno dei governi affinché inseriscano nei loro programmi di sanità pubblica piani efficaci per il controllo e la cura del cancro".
Secondo Cristina Cornelli, responsabile programma salute di 'Soleterre', per incidere sulla salute e sul cancro infantile "dobbiamo obbligatoriamente riprendere il concetto di copertura sanitaria universale. Per questo chiediamo che i governi, attraverso le istituzioni internazionali, inseriscano la copertura sanitaria universale nelle agende post 2015, termine degli attuali obiettivi del millennio".
'Soleterre' è attiva dal 2008 con un programma internazionale per l'oncologia pediatrica in Ucraina, Marocco, Costa d'Avorio, India e Italia. Fornisce cure e sostegno a oltre 8mila bambini malati di cancro e alle loro famiglie.
(Wel/ Dire)