(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 6 feb. - Dalla Tv ai tablet, cambia l'intrattenimento che i genitori propongono ai propri piccoli pur di acquietarli. Una 'moda' che sembra non aver latitudine e del tutto trasversale su base sociale, tanto da spingere i ricercatori della statunitense Boston University School of Medicine ad interrogarsi sul fenomeno e produrre un commento pubblicato sulla rivista 'Paediatrics'.
Secondo i ricercatori, che hanno esaminato bimbi tra i 9 mesi e i 2 anni, l'uso degli 'schermi' nuocerebbe al loro sviluppo emotivo. Il piccolo, infatti, smetterebbe di piangere solo perché distratto dalle immagini, non riuscendo, quindi, a sviluppare un proprio auto-controllo e senza arrivare a conoscere le proprie emozioni. Distrazione e rimozione al posto di una più sana capacità di autoregolare i propri sentimenti.
Ciò che preoccupa maggiormente Jenny Radesky, uno dei ricercatori della Boston University, è "la mancanza di una cospicua ricerca scientifica in merito. Cosa che- fa notare la ricercatrice- non manca, invece, sulla Tv. Per anni, infatti, il mezzo televisivo è stato la 'baby sitter' preferita dalle famiglie". Le discussioni e le ricerche sul suo utilizzo, in tal senso, sono tantissime e spesso con risultati diametralmente opposti. "L'unica cosa certa è che una sua sovraesposizione compromette- ricorda la Radesky al quotidiano Telegraph- lo sviluppo delle competenze linguistiche e sociali dei più piccoli. Il tablet come la televisione, andrebbero utilizzati, dai bambini, con parsimonia e, soprattutto, non dovrebbe mai venire a mancare l'interazione congiunta con un adulto". Non bisogna, come in tutti i casi, buttare, comunque, il bambino con tutta l'acqua sporca. Molti, infatti, i programmi e le app 'educative'.
Alcuni studi hanno rilevato che 'eBook' e altri media interattivi, o anche applicazioni per imparare a leggere, possono essere utili a insegnare il vocabolario e la comprensione della lettura, ma solo nei bambini in età prescolastica o ancora più grandi. Sul versante opposto un'associazione di docenti ha lanciato un monito circa l'utilizzo del touch da parte dei più piccoli. "I bambini che utilizzano i nuovi schermi perderebbero in manualità, avendo difficoltà ad utilizzare e incastrare anche i semplici 'mattoncini'. 'In questo momento- conclude la Radesky- ci sono più domande che risposte, quando si tratta di dispositivi mobili'". In attesa che la ricerca scientifica dica la sua ai genitori non resta, quindi, che il buon senso consci che nessuno strumento elettronico potrà mai sostituirli.
(Wel/ Dire)