(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 6 feb. - Si guardano, si aiutano, si abbracciano e soprattutto si sporcano, perché non si può giocare a rugby senza sporcarsi. Sono i ragazzi autistici dell'associazione di genitori 'L'Emozione non ha voce Onlus', che sabato passeranno dall'azione all'osservazione: andranno a vedere allo stadio Olimpico di Roma la prima partita dell'Italia in questo Sei Nazioni contro l'Irlanda.
"Non siamo in campo, ma ci siamo", dice subito Fabio Bernardini, uno dei papà che accompagnerà i giovani al Foro Italico. In 40 andranno a vedere la partita e non sarà una passeggiata: "Stare in un posto dove non sono mai andati prima, pieno di gente e tanto rumore, è una sfida- spiega- dovranno impegnarsi a rimanere concentrati sulla partita".
La Onlus ha avviato da diversi anni il progetto Rugby con la U.S. Primavera Rugby di Roma. "Sono coinvolti 30 soggetti con autismo dai 12 ai 30/40 anni. Abbiamo anche una mascotte di 8 anni- aggiunge Bernardini- parliamo di persone con gravità varie, da chi sta bene a chi è portatore di disabilità più severe e problematiche motorie. Noi facciamo partecipare tutti ribadisce- perché devono abituarsi ad ogni livello di diversità".
I giovani e meno giovani della Onlus sanno fare squadra, "un concetto insito nel rugby- continua il papà- perché per quanto tu possa essere bravo, in questo sport da solo non riuscirai mai ad emergere". E i ragazzi della Onlus migliorano tutti: "Avevamo giovani che inizialmente non volevano farsi nemmeno toccare o non volevano toccare la palla- fa sapere il genitore- adesso partecipano agli allenamenti, si buttano per terra, cominciano a placarsi e seguono i comandi degli allenatori. Insomma cominciano ad entrare in un contesto, iniziano a verificare la persona che hanno accanto perché ci devono collaborare o competere".
In genere gli allenamenti sono divisi in due fasi: la prima è di riscaldamento, poi ci sono gli esercizi con la palla. "Negli ultimi due allenamenti abbiamo iniziato a fare una mini partita, 4 contro 4. Qui devono cercare di segnare una meta- precisa Bernardini- è molto divertente e bello".
In questo lavoro l'associazione 'L'Emozione non ha voce' è assistita da una psicoterapeuta dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) e da un'associazione di volontari, 'Solidarietà romana sul territorio' (Sorte). "Abbiamo bisogno di competenze tecniche per aiutare i giovani che hanno più difficoltà a muoversi, correre e rotolarsi a terra. In questo ambito ci sono gli allenatori della Primavera e poi siamo aiutati dai volontari".
Bernardini conclude con un'ultima, ma significativa informazione: "Quest'anno siamo anche sull'album delle figurine, i nostri giocatori sono dei veri e propri tesserati della Federazione italiana Rugby tramite la Primavera".
Qui un video degli allenamenti: https://www.youtube.com/watch?v=uKf9szgieHQ (Wel/ Dire)