(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 dic. - Cresce del 40% in dieci anni la percentuale degli alunni disabili che frequentano le scuole italiane: quest'anno sono 235 mila e rappresentano il 2,7% della popolazione scolastica, a fronte dell'1,9% del 2004-2005. Sono alcuni dei numeri contenuti nel Focus del Miur 'L'integrazione scolastica degli alunni con disabilita' a.s.2014/2015', commentato criticamente da Anief.
"Per coprire questo incremento notevole, pari al 40% di iscritti- osserva infatti il sindacato- la quota dei docenti di sostegno a tempo indeterminato sul totale dei docenti è passata dal 48,1% al 62,8%. Ma espresso in numeri, ciò corrisponde ad appena 96.000 posti coperti con personale di ruolo, a fronte di quasi 130.000 necessari. E la riforma non ha cambiato di molto le cose".
Il Focus del Miur riferisce che elementari e medie sono gli ordini di scuola con una maggiore presenza di alunni disabili. I maschi sono il 68,8% del totale. Il 95,8% degli alunni con disabilità ha un problema psicofisico, l'1,6% di una disabilità visiva, il 2,7% uditiva. Per quanto riguarda l'insegnamento, ci sono 44.657 docenti per il sostegno (37,4% del totale) nella scuola primaria, 34.028 nella scuola secondaria di I grado (28,5% del totale), 29.714 docenti specializzati (24,9% del totale) nelle superiori e appena 10.985 unità (9,2% del totale) nella scuola dell'infanzia. "Nell'anno scolastico 2014/2015- si legge nel Focus- i docenti per il sostegno a tempo indeterminato si sono attestati sui 75.023 e i docenti per il sostegno a tempo determinato sui 44.361; in termini percentuali la quota dei docenti di sostegno a tempo indeterminato sul totale dei docenti è stata del 62,8% del totale (nel 2006-2007 si attestava ad appena il 48,1%)".
Per Anief, però, "a ben vedere c'è poco da essere soddisfatti: perché oggi abbiamo ancora un docente di sostegno precario su quattro. Che, detto in numeri, corrisponde ad appena 96.000 posti coperti con personale di ruolo, a fronte di quasi 230.000 necessari. E a poco è servito, come ha fatto notare la rivista specializzata Tuttoscuola, il mini-potenziamento di assunzioni attuato con la Legge 107/15, che ha previsto 6.446 nuovi posti, perché "dall'anno scorso a quest'anno, i posti di sostegno in deroga (assegnati ai precari) sono aumentati di 11.254 unità, passando dai 117.673 ai 128.927. Mentre veniva compiuto lo sforzo di stabilizzare migliaia di posti, ne venivano attivati 5.000 in più, in una sorta di fuga verso l'instabilità. Ad oggi, dunque, sono precari, non stabilizzati, oltre 33.000 posti di sostegno, il 26% circa. Occorre, dunque, un nuovo sforzo per aumentare la stabilizzazione".
Per il presidente di Anief Marcello Pacifico, quindi, "senza un piano di copertura dei posti vacanti, anche nei prossimi anni, con il numero di alunni in costante aumento, staremo qui ancora a parlare di mancato rispetto del rapporto un docente ogni due studenti, ribadito dalla sentenza della Consulta 80/2010. E di una riforma del sostegno 'zoppa', perché incentrata su aspetti marginali, anziché sul più importante: la soppressione dei posti in deroga". In altre parole, continua Pacifico, "quel che occorre, per far quadrare il cerchio e risolvere il problema dell'alto precariato nella categoria, con effetti negativi per gli alunni, è assumere i 33.000 docenti di sostegno precari prima dell'avvio del nuovo bando di concorso". La richiesta è dunque che "Governo e amministrazione portino in porto quello che chiediamo da anni: attuare un'offerta didattica migliore, che copra tutti gli alunni disabili, attraverso la soppressione dei posti in deroga e- conclude Pacifico- l'assunzione in ruolo su tutti i posti vacanti".
(Wel/ Dire)