MINORI. Ecco 'Infanzia, prima' bando da un mln
Progetto di compagnia San Paolo, Fondazione con il Sud e Cariplo
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 dic. - "Sostenere partenariati territoriali e progetti innovativi nei servizi di educazione e cura per la prima infanzia". E' l'obiettivo del bando "Infanzia, prima" secondo i promotori del progetto: Compagnia di San Paolo, Fondazione Con il Sud e Fondazione Cariplo, che ambiscono a finanziare progetti per "risposte nuove all'investimento a favore dei bambini tra zero e sei anni, in particolare di quelli in stato di povertà".
L'iniziativa si inserisce nel "Transatlantic Forum on Inclusive Early Years in Italia" un forum "volto a diffondere e stimolare l'investimento nella prima infanzia con un particolare focus sui bambini appartenenti a famiglie in situazione di rischio o in condizione di disagio e povertà". L'iniziativa si avvale anche dell'accompagnamento scientifico della Fondazione Zancan e della collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
"Una sfida aperta che intendiamo lanciare ai territori e a tutte le istituzioni italiane: investire nell'infanzia è poter decidere il nostro domani", così Luca Remmert, presidente della Compagnia di San Paolo.
"Siamo davanti a politiche e investimenti assenti o inadeguati. Il dato più grave, assurdo ed emblematico, è quello che interessa i minori e, dunque, il nostro futuro. Sottolinea Carlo Borgomeo, presidente di Fondazione Con Il Sud- in Calabria, ad esempio, quasi il 50% dei bambini è in povertà relativa. Soltanto il 2% da 0 a 2 anni è stato preso in carico dai servizi per l'infanzia, mentre in Emilia Romagna siamo al 27% e l'obiettivo dell'Unione europea di Lisbona è fissato al 33%". Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo, esprime preoccupazione per l'avanzata della "nuova povertà" in Italia, "non solo economica, ma anche educativa", e dichiara: "Ci impegniamo in questa nuova iniziativa rivolta all'infanzia. Non sarà la sola, non sarà l'ultima".
Gli obiettivi di "Infanzia, Prima" sono: "ampliare e qualificare le possibilità di accesso ai servizi di educazione e cura da parte di bambini della fascia d'età tra zero e sei anni appartenenti a famiglie svantaggiate o di bambini di questa fascia d'età che vivono in territori disagiati e incrementare la fruizione dei servizi" da parte dei bambini e delle loro famiglie.
(Wel/Dire)
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