"Nelle regioni finanziamenti destinati inefficacemente"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 11 dic. - "Potevamo regalare sorrisi ai bambini, invece continuiamo a rinchiuderli nelle case-famiglia. Il mio emendamento, 24.3 alla legge di stabilità 2016 che avrebbe rivitalizzato a costo zero il 'Fondo nazionale infanzia e adolescenza' istituito con la legge 285 del 97 ieri è stato brutalmente bocciato dalla commissione Bilancio presieduta dall'onorevole Boccia del Pd". Lo ha affermato la deputata di Alternativa libera, Eleonora Bechis, membro della commissione Bicamerale per l'Infanzia e l'adolescenza, nel corso della conferenza stampa dal titolo 'Allontanamenti facili: diritti del minore e della famiglia' che si è tenuta alla Camera dei Deputati e alla quale hanno preso parte anche Roberto Buffi, presidente del Centro Antiviolenza bigenitoriale di Rovereto, e Massimo Rosselli del Turco, direttore dell'Ispa (Istituto di studi parlamentari dell'Associazione nazionale avvocati familiaristi).
"Per capirci- ha proseguito Bechis- il Fondo per le Politiche sociali attualmente è l'unico strumento che viene finanziato per fare interventi in materia di infanzia e adolescenza, ma ha un enorme problema: non consente di spendere i soldi per le finalità per le quali è stato istituito anche a causa del patto di stabilità. Così accade che le Regioni destinino queste risorse in modo discrezionale, confuso ed inefficace. Mentre il Fondo nazionale per l'Infanzia e l'adolescenza (istituito con legge 285/97) non ha questo tipo di problema, ma di fatto è stato prosciugato dalla 328/00".
"L'emendamento, come l'interrogazione oggetto di questa conferenza stampa- ha aggiunto- è scaturito da un breve ma significativo inciso contenuto nella relazione del difensore civico e garante dei minori della provincia autonoma di Trento per l'anno 2014, in cui coraggiosamente si denuncia la drammatica penuria di risorse destinate alla tutela dei minori e le gravi conseguenze che da essa derivano, nello specifico mi riferisco agli 'allontanamenti facili' dei minori, bambini che verrebbero strappati dai propri cari per una mera questione di soldi.
Considerando questo approccio economico-burocratico a discapito del minore, inumano e lesivo dei diritti dell'uomo, ho presentato subito un atto ispettivo per sensibilizzare il ministro per il Lavoro, Giuliano Poletti su questa terribile situazione e successivamente l'emendamento in sede di stabilità 2016. Quest'ultimo è la nostra risposta alla denuncia così precisa del Garante dell'Infanzia di Trento sull'inefficace distribuzione dei fondi".
In seguito, ha concluso Bechis, "il 3 dicembre ho informato di questa attività emendativa la presidente della Camera Laura Boldrini, il Garante per l'infanzia Vincenzo Spadafora, presidente della commissione Bilancio Boccia e le parlamentari Michela Brambilla, Sandra Zampa ed Enza Blundo rispettivamente presidente e vicepresidenti della commissione Infanzia e la risposta è stata il nulla assoluto". Ad oggi, insomma, "l'unica risposta ottenuta è stata la secca bocciatura da parte della commissione Bilancio".
(Wel/ Dire)