MINORI. Cyberbullismo, Grasso: Due imperativi per contrastarlo
Dialogo e responsabilita', perché "protezione dovere inderogabile"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 apr. - "Due sono gli imperativi per contrastare questi fenomeni: il dialogo e la responsabilita'". Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, a un convegno sul tema 'Non piu' bulli e cyberbulli per una scuola attiva e accogliente'.
"Il dialogo- spiega- perche', in situazioni difficili, spesso la reazione e' quella di chiudersi in un silenzio di vergogna e di paura, di isolarsi e di non riuscire piu' a mettere nella giusta prospettiva il peso delle situazioni e lasciarsi sopraffare dagli eventi. Dialogo che serve senza dubbio con le vittime ma anche con i bulli, spesso mossi da superficialita' e nemmeno consci di quanto di negativo puo' scaturire dal loro comportamento".
"L'educazione alla responsabilita', invece- dice ancora Grasso-, perche' dobbiamo tutti entrare nell'ordine di idee che siamo cittadini e persone che si rivolgono ad altre persone, con le proprie specificita' e le proprie fragilita', anche quando pubblichiamo un post, un commento, un tweet o inviamo un messaggio in un gruppo: vista l'importanza che tutti riconosciamo alla rete possiamo concordare sul fatto che della rete si faccia un uso pienamente consapevole".
Grasso poi si dice convinto che "con un'azione ad ampio spettro che coinvolga i giovani e, contemporaneamente, le famiglie, le scuole e le istituzioni su queste basi, si possa educare ad un uso consapevole della rete: senza frenare l'entusiasmo per il progresso e la tecnologia ma insegnando ai giovani anche ad individuarne i pericoli ed eventualmente a denunciarli agli adulti".
Occorre quindi, prosegue il presidente del Senato, "anche informare e formare le famiglie affinche' possano imparare a riconoscere i comportamenti di un ragazzo che e' vittima di tali atteggiamenti persecutori, con l'aiuto di interlocutori competenti in grado di operare a favore della vittima. Spetta poi alle scuole implementare quanto troveranno nelle linee di orientamento che saranno presentate fra poco".
Credo infine, continua, "che la prima esigenza sia quella dell'ascolto. Dobbiamo ascoltare di piu' i nostri figli, dobbiamo parlarci di piu', dedicare loro piu' tempo. Costruire una societa' che tenga piu' in conto le loro aspettative e le loro opinioni significa lavorare per un Paese che sia piu' aperto al futuro. Assicurare i diritti fondamentali dei minori, accompagnare la loro crescita, garantire loro ogni protezione da abusi e pericoli costituiscono doveri inderogabili di un Paese civile e democratico e insieme - Parlamento, Ministero, docenti, famiglie, studentesse e studenti - possiamo farcela".
(Wel/ Dire)
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