A Torino una sorta di passaporto per neonati 'Sant'Anna'
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 26 set. - Ormai è scientificamente assodato: la cultura fa bene alla salute.
Recentemente, uno studio condotto in Italia su oltre 3 mila individui ha dimostrato che l'esposizione a stimoli culturali - come la musica, il teatro o i concerti - rappresenta il secondo fattore in ordine di importanza per il mantenimento del benessere psicofisico. Nello stesso periodo, in Finlandia, un'analoga ricerca ha stabilito una correlazione tra la partecipazione culturale, l'attività intellettuale e lo stato di salute dell'individuo; mentre in Svezia si è addirittura giunti a evidenziare un rapporto inversamente proporzionale tra livello di scolarizzazione e rischio di infarto.
La cultura, insomma, non migliora solo la qualità della vita, ma è in grado di accrescerne la durata; meglio entrarvi in contatto fin da piccoli, quindi. La pensano così all'Ospedale S.Anna di Torino, una delle più grandi e antiche strutture ostetrico-ginecologiche attualmente esistenti, che col suo record da 8 mila nascite l'anno si è guadagnata il nomignolo di "culla d'Europa". E che, a partire da oggi, consegnerà alla famiglia di ogni nascituro il cosiddetto "Passaporto culturale": un documento che per un anno permetterà al bambino e ai suoi genitori di visitare gratuitamente le stanze e le esposizioni di Palazzo Madama, luogo simbolo della città di Torino oltre che patrimonio Unesco.
Promossa dalla fondazione "Medicina a misura di donna", che dal 2003 si occupa di umanizzare gli spazi ospedalieri del capoluogo sabaudo, l'iniziativa prende il nome di "Nati con la cultura", e rappresenta il culmine di un percorso che negli ultimi mesi ha coinvolto dieci tra le maggiori istituzioni culturali della città, confluite in un'inedita piattaforma di ricerca, allo scopo di evidenziare ancora una volta la correlazione tra esposizione culturale e benessere psicofisico. "Alcuni studi scientifici - precisa la dottoressa Chiara Benedetto, presidente della fondazione - hanno dimostrato che gli stimoli cui un bambino è sottoposto fin dai primi giorni di vita, inclusi quelli visivi,hanno una grande importanza nel suo successivo sviluppo neuro-psicomotorio".
Tra i punti di riferimento del progetto, in effetti, c'è una celebre inchiesta di Pierre Bordieu, antropologo francese che nel 1969 dimostrò che prendere confidenza fin dall'infanzia con l'ambiente dei musei è un presupposto essenziale per saper fruire dei servizi culturali in età adulta. "I destinatari dell'iniziativa, però, - continua Benedetto - non sono soltanto i bambini; si tratta di dare un segnale alla cittadinanza. Vogliamo che le famiglie prendano l'abitudine di fruire di un'offerta culturale, quella torinese, che è tra le più ricche d'Italia. Tutte, nessuna esclusa: a ricevere il passaporto saranno anche i nuclei di origine straniera; perché la fruizione culturale, soprattutto per chi viene da lontano, è uno degli strumenti fondamentali perché vi sia un reale senso di appropriazione degli spazi cittadini".
Per entrare gratuitamente a Palazzo Madama, alle famiglie basterà consegnare il "passaporto" in biglietteria. Nel corso della prima visita, verranno accolte con un piccolo omaggio e invitate a scegliere un'opera o un ambiente per scattare una foto ricordo con il neonato, da applicare in seguito sul passaporto. Il documento recherà inoltre informazioni utili per visitare più agevolmente gli ambienti e le esposizioni del palazzo.
Nelle intenzioni dei promotori, "Nati con la cultura" dovrà essere un progetto esportabile nel mondo: per questo, lo scorso 13 settembre, le fondazioni Torino musei e Medicina a misura di donna hanno presentato l'idea a George Christophides, presidente del World Unesco Club Movements (WFUCA), l'associazione internazionale che raggruppa i centri Unesco di tutto il globo, Per ora, ad adottare il progetto sono stati i sindaci di Lecce e Siena, entrambe candidate al ruolo di Capitale europea della cultura per il 2019: a breve ne dichiareranno l'avvio nelle rispettive città. A Torino, inoltre, numerosi musei hanno già comunicato la propria adesione all'iniziativa: tra questi, il dipartimento Educazione del museo castello di Rivoli. Per informazioni: www.medicinamisuradidonna.it Fonte: Redattore Sociale (Wel/ Dire)