(DIRE - Notiziario Minori)Roma, 19 set. - Rafforzare l'integrazione tra il sistema sanitario regionale e i servizi sociali territoriali per un'assistenza sempre più efficace nei confronti di minori in difficoltà. È l'obiettivo delle Linee di indirizzo per la realizzazione degli interventi nell'area socio-sanitaria, rivolti a minori allontanati o a rischio di allontamento, presentate oggi in Regione, insieme a un percorso di ricerca sul sistema di accoglienza affidato alla Fondazione Zancan. Durante l'incontro, a cui hanno partecipato gli amministratori locali, i gestori delle comunità e le associazioni delle famiglie affidatarie, si è discusso del sistema di protezione, tutela e accoglienza di bambini e ragazzi in Emilia-Romagna attraverso la gestione dei bisogni, l'offerta dei servizi per i minori fuori famiglia e l'integrazione socio-sanitaria.
"Abbiamo definito regole più certe e omogenee per garantire un'assistenza più efficace e interventi più tempestivi- ha sottolineato Carlo Lusenti, assessore alle Politiche per la salute-, rafforzando così l'integrazione tra il sistema sanitario regionale e i servizi sociali territoriali. In questo modo garantiamo ancora più attenzione a giovanissimi particolarmente vulnerabili e fragili, che possono soffrire di patologie complesse".
La direttiva 1904/2011, recentemente aggiornata, in attuazione della legge regionale 14 del 2008, è l'atto di riferimento per il sistema di accoglienza, affidamento familiare e comunità residenziali e semiresidenziali, di bambini e ragazzi che hanno bisogno di protezione e tutela. Il tutto secondo una visione integrata degli interventi, tra accoglienza e ambito sanitario. Secondo l'assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi "abbiamo prima di tutto riordinato il sistema di accoglienza per i minori in difficoltà, rivedendo la normativa per migliorare le risposte e assicurare interventi ancora più appropriati, tra comunità educative e familiari, centri di pronta accoglienza e di orientamento all'autonomia, servizi residenziali socio-sanitari specializzati per i ragazzi con bisogni più complicati e risposte dedicate ai minori stranieri non accompagnati".
L'incontro di oggi è stata "un'occasione- ha aggiunto l'assessore- per un rilancio del lavoro, condiviso e integrato, con il grande numero di soggetti gestori di queste strutture, per custodire un patrimonio di saperi ed esperienze che tiene insieme, nella nostra terra, professionalità e motivazione, titolarità pubblica e partecipazione del privato".(Dires - Redattore Sociale) (Wel/ Dire)