(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 ott. - "Sono commosso, felice e orgoglioso che il Nobel per la pace sia andato quest'anno a uno dei diritti più importanti: quello all'istruzione. Sì, perché il Comitato norvegese assegnando il premio a due personaggi simbolo della battaglia per l'istruzione e il non sfruttamento dei minorenni ha lanciato un monito al mondo per ricordare quanto importante sia istruire ed educare qualunque bambino, in qualunque Paese e qualunque religione professi. Un diritto per l'appunto". Queste le parole di Vincenzo Spadafora, Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza, dopo aver saputo che Malala Yousafzai, l'adolescente pakistana attivista per il diritto all'istruzione e Kailash Satyarthi, il leader indiano che da decenni lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile, sono stati scelti per il più importante riconoscimento al mondo.
Spadafora sottolinea: "Mi ritorna in mente il discorso di Malala all'ONU quando disse: "Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo". Riflettiamo anche noi in Italia su quanto sia importante dare un'istruzione adeguata a tutti, evitando per esempio la dispersione scolastica che al Sud è un'emergenza sociale". E chiude la sua riflessione dicendo: "Non mi sembra neppure un caso che il Comitato norvegese del premio abbia sottolineato la forza dell'esempio ricordando che Malala 'ha dimostrato che anche bambini e giovani possono contribuire a cambiare la loro situazione'. Un esempio pacifico che ha la forza dei valori positivi. E' quanto la Comunità internazionale, 25 ani fa, ha sostenuto con forza approvando la Convezione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza: i bambini e i ragazzi possono essere protagonisti per l'attuazione dei loro diritti. A noi il dovere di assicurare loro ascolto a partecipazione".
(Wel/ Dire)