(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 ott. - "Grande gioia Premio Nobel a Malala e Satyarthi coraggiosi difensori diritto istruzione". Lo scrive su twitter la presidente della camera, Laura Boldrini, che sulla sua pagina facebook aggiunge: "'Il 9 ottobre 2012, i talebani mi hanno sparato. Hanno sparato ai miei amici, anche. Pensavano che i proiettili ci avrebbero messi a tacere, ma hanno fallito. Anzi, dal silenzio sono spuntate migliaia di voci. I terroristi pensavano di cambiare i miei obiettivi e fermare le mie ambizioni. Ma nulla è cambiato nella mia vita, tranne questo: debolezza, paura e disperazione sono morte; forza, energia e coraggio sono nati'. Con queste parole la giovane Malala Yousafzai raccontò il 9 ottobre del 2012, giorno in cui fu ferita da alcuni uomini armati saliti a bordo del pullman scolastico con il quale stava tornando a casa. Malala si salvò e da allora combatte una battaglia per il diritto all'istruzione".
"Una lotta che l'accomuna a Kailash Satyarthi- prosegue-, l'attivista indiano che da anni si batte contro lo sfruttamento minorile dei bambini in India e che ha liberato 80.000 minori dalla schiavitù. A loro è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace 2014: una scelta che non può che riempirci di gioia perché richiama tutti alla tutela dei diritti, soprattutto delle persone più deboli e bisognose di protezione, come i minori, tanto nel sud quanto nel nord del mondo".
"Il lavoro minorile, infatti, è un problema anche nei Paesi economicamente più avanzati, come il nostro, dove secondo le ultime stime, la crisi sta facendo crescere il numero di ragazzi e ragazze costretti a lavorare. Solo in Italia sono 260.000.
Come sostiene Malala, è l'istruzione l'arma più potente per sconfiggere la povertà", conclude Boldrini.
(Wel/ Dire)