E domenica nuovo seminario sotto le 2 torri su input di Cadiai
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 ott. - E' passato quasi un anno da quando un libro realizzato a Bologna ("Cercare un futuro lontano da casa", scritto da Giancarlo Rigon psichiatra e neuropsichiatra infantile, e Padre Giovanni Mengoli, religioso dehoniano presidente della coop Elios di Bologna- gruppo Ceis) ha acceso i riflettori sui minori stranieri non accompagnati che arrivano in Italia (e sotto le Due torri). Hanno raccontato storie di viaggi inimmaginabili come quello di Hamin, che ha lasciato l'Afghanistan a 13 anni dopo aver visto padre e madre uccisi dai Talebani, per arrivare in Italia dopo due anni di peripezie, schiacciato su una tavola fra le due ruote di un camion. Il libro ne racconta 10, presentate anche alla Camera. E da allora, a quanto pare, qualcosa si è mosso, su input della parlamentare bolognese del Pd Sandra Zampa: di recente, la commissione Affari costituzionali della Camera ha approvato la proposta di legge per la tutela dei minori stranieri non accompagnati, i Msna (fu presentata il 4 ottobre 2013 giorno del lutto nazionale per la tragedia di Lampedusa). Zampa ha parlato di "risultato di grande valore politico e umanitario": norme che associazioni e Comuni attendevano per rispondere alle necessità di accoglienza dei ragazzini che arrivano da soli sulle coste italiane.
La proposta di legge per i Msna è piaciuta in modo pressochè bipartisan, manca la Lega nord. Zampa, prima firmataria, si è mossa seguendo l'impulso di Save the children e aspetta ora l'ok della commissione Bilancio e delle altre interessate dall'iter legislativo. "Di questa legge c'è bisogno subito. Ogni sindaco lo sa e le associazioni umanitarie sono a chiedercelo ogni giorno. Lo dobbiamo ai tanti minori stranieri che disperati raggiungono, dopo un vero calvario di sofferenze e violenze, il nostro Paese, finalmente un luogo in cui trovare accoglienza".
Accogliere i minori stranieri non accompagnati in Italia non è facile: il libro scritto a partire delle esperienze di Bologna spiegava che in poco tempo devono imparare a padroneggiare l'italiano, un mestiere, la capacità di integrarsi; e di corsa: il compleanno dei 18 anni, altrimenti, rischia di regalare la 'patente' di clandestinita'. E decisivi sono dunque la rete di accoglienza e il ruolo degli educatori. Bologna, con servizi ad hoc, ha creato una rete per questi ragazzi "forti e fragili" insieme. Ma la carenza di risorse può compromettere gli sforzi. Gian Luca Galletti, quando era sottosegretario all'Istruzione, alla presentazione di "Cercare un futuro lontano da casa" (era il dicembre 2013) disse che si doveva uscire dall'emergenza. Del resto, quelle dei Msna sono storie che suscitano "una reazione di pudore- come scrivono gli autori del libro- quasi una vergogna che viene dalla sensazione di non poter fare qualcosa subito per alleviare quella sofferenza". E di loro a Bologna si tornerà a parlare dopodomani in un seminario.
Nell'ambito delle iniziative per i suoi 40 anni, infatti Cadiai ha deciso di promuovere un seminario sull'adolescenza proponendo anche il tema dei Msna. Presentando l'incontro che si tiene in sala della traslazione in piazza San Domenico, Cadiai segnala che "sono sempre più numerosi i minori stranieri che giungono in Italia senza l'accompagnamento di un adulto. Un fenomeno che si sta allargando rapidamente e che, se non affrontato con una strategia ben precisa, potrebbe diventare una questione sociale". Secondo dati del ministero edelle Politiche Sociali, i Msna in Emilia-Romagna sarebbero 467 a cui si aggiungono 47 "irreperibili".
"Abbiamo deciso di organizzare un incontro sui minori stranieri non accompagnati- spiega in un comunicato Franca Guglielmetti, presidente di Cadiai- perché riteniamo necessario sensibilizzare la cittadinanza su questo tema, sul quale non c'è adeguata consapevolezza. I minori stranieri non accompagnati che arrivano nel nostro territorio sono numerosi, spesso hanno subito gravi soprusi nel loro peregrinare e anche qui da noi rischiano costantemente di scivolare fuori dagli ambiti di tutela e cura a cui come minori è giusto che accedano. Occorre che tutta la nostra comunità si interroghi su questo fenomeno senza delegare unicamente agli enti preposti il trattamento di un problema così drammatico. Solo così saremo in grado di elaborare risposte veramente accoglienti per questi ragazzi".
Per spiegare bene di cosa si tratta, verranno letti libri del brano di Rigon e Mengoli. E lo sguardo, dai Msna, si allargherà poi agli adolescenti in generale. A discuterne, oltre a Rigon saranno Gino Passarini, responsabile del Servizio Politiche familiari, infanzia, adolescenza della Regione e Alessandra Ballerini, esperta in diritto dell'Immigrazione di Terre des Hommes.
(Wel/ Dire)