CErcano sicurezze. Ido presenta lavoro psicologi a scuola.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 ott. - Adolescenti sospesi tra il dentro e il fuori, confusi, inquieti, timorosi e diffidenti. Cercano una strada da percorrere, chiedono aiuto ma in fondo sembra che non lo vogliano. Parlano dei propri affetti ma poi hanno paura di tradirli e in questo modo perderli. Cercano sicurezze, ma provano vergogna a mostrare le loro cicatrici e nel 55% dei casi hanno un rapporto problematico con gli insegnanti. Eccolo il profilo dei giovani che si rivolgono all'équipe di psicoterapeuti dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), presente con sportelli di ascolto psicologico nelle scuole di Roma e Provincia, che domani racconterà la propria esperienza nel corso del seminario 'Lo sportello tra i banchi. Un approccio psicodinamico nell'ascolto dei ragazzi', presso l'Istituto comprensivo Regina Elena in via Puglie n.6 (Roma) dalle 9.30 alle 17.
"In adolescenza, come in nessun'altra epoca della vita, tutto cambia velocemente: il corpo, i sentimenti, il carattere. I ragazzi allo sportello possono portare tutto ciò che desiderano - spiega Anna Memmoli, psicoterapeuta IdO - ciò che li turba, ciò che li incuriosisce, tutto quello che non riescono a spiegarsi. Possono scegliere di parlare dei loro amici e di come non riescano a capire alcuni loro comportamenti, della loro famiglia e delle loro difficoltà, possono scegliere anche di portare un sogno ricorrente o uno che li ha particolarmente colpiti, quale spunto per parlare di sé stessi. Noi combattiamo contro la tendenza di 'patologizzare' lo sportello d'ascolto - sottolinea Memmoli - perché da noi arrivano ragazzi semplicemente spaventati, che non sanno come frontaggiare situazioni di profondo disagio: dalle violenze domestiche alle relazioni difficili interpersonali o con il proprio corpo. E in questi casi l'intera équipe si attiva per fornire una risposta concreta al malessere del ragazzo". Ma gli studenti possono arrivare allo sportello anche solo per avere un momento e un luogo dove essere "legittimati a fermarsi a riflettere su sentimenti, emozioni, percorsi di studi futuri - conclude Memmoli - o capire come affrontare l'ansia prima delle interrogazioni, i litigi con gli amici, un lutto di una persona cara, la scoperta di una malattia di un familiare e così via".
Per ricevere informazioni e/o partecipare, dato il numero limitato di posti, è necessario scrivere a scuolapsicoterapia@ortofonologia.it, oppure chiamare lo 06/44291049 o inviare un fax allo 06/44290410. Verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
(Wel/ Dire)