(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 ott. - "Contro l'oppressione dei bambini e dei giovani e per il diritto alla loro istruzione. I bambini devono andare a scuola e non essere sfruttati economicamente". Con questa motivazione il comitato dei Nobel ha assegnato a Malala Yousafzay e Kailash Satyarthi il riconoscimento per la pace. Un gesto importante quello dell'assemblea Norvegese, che ha premiato tra l'altro, due figure appartenenti a Paesi acerrimi rivali: India e Pakistan.
Grazie a questo riconoscimento, la studentessa entra nella storia come la persona più giovane di sempre ad aver ricevuto un Nobel. Il suo nome è diventato famoso al resto del mondo quando nel 2012 è stata aggredita da un gruppo di talebani che le hanno sparato mentre era sul pullman della scuola. Malala è stata presa di mira dalle frange più estremiste del suo Paese per la sua forza morale e per le sue idee, diffuse anche attraverso il blog da lei curato per la BBC, nel quale, sotto lo pseudonimo di Gul Makai, un'eroina popolare, documentava il regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne e la loro occupazione militare del distretto dello Swat. Risale al 2008 il suo primo "attacco" con il discorso pubblico "Come osano i talebani togliermi il diritto fondamentale all'istruzione?".
Purtroppo Malala resta per alcuni "il simbolo degli infedeli e dell'oscenità" e nel 2013 dopo essersi aggiudicata il premio europeo Andrei Sacharov 2013, i talebani non hanno perso l'occasione per ribadirle che lei "non ha fatto nulla" per guadagnarsi un premio per i diritti umani e che si trovi "in America o in Gran Bretagna" tenteranno di nuovo di ucciderla. Malala però, continua a lottare per i diritti dei più deboli.
(Wel/ Dire)