Biondi: Intervenire in contesti educativi con famiglie e docenti
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 ott. - "Parliamo di violenza", afferma subito Paola Biondi, consigliera Segretaria dell'Ordine degli psicologi del Lazio (Odp), interpellata dalla Dire sulle sevizie subite dal quattordicenne napoletano. "Qui la psicologia può fare moltissimo agendo nelle scuole e in tandem con famiglie e insegnanti".
L'obesità ha "sicuramente molti risvolti psicologici- spiega Biondi- pensiamo alla sofferenza che vive un ragazzino ritenuto diverso perché in sovrappeso e che per questa sua condizione subisce anche delle molestie. Purtroppo è difficile- spiega l'esperta- accettare la diversità come una ricchezza. Una questione che non è nuova e che in passato vedeva al centro degli atti di bullismo ragazzini con la macchinetta ai denti o gli occhiali da vista".
Ma uno dei "mali moderni di oggi è l'obesità- chiarisce la psicologa- la cui incidenza tra i minori è altissima (il 34%). Un problema sociale che deve essere considerato e analizzato". Cosa può fare la psicologia in questo ambito? "Moltissimo- risponde la consigliera Odp Lazio- può agire su qualunque tipo di diversità (fisica, psichica o di orientamento sessuale), attraverso un intervento mirato all'interno dei contesti educativi. Un'azione però- spiega la psicologa- che non deve essere finalizzata solo ai problemi di apprendimento e che deve coinvolgere anche le famiglie e gli insegnanti". La consigliera pensa a dei veri e propri team composti da docenti, genitori e psicologi, perché "i professori hanno il polso della situazione- conclude Biondi- e riescono a cogliere i segnali di allarme in tutte quelle situazioni in cui si possano verificare atti di bullismo".
(Wel/ Dire)