(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 3 ott. - In occasione della Giornata europea della musica, gli organizzatori del progetto Nati per la musica hanno lanciato "Le buone pratiche musicali aiutano i bambini a crescere" per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della musica nello sviluppo complessivo del bambino. E' importante infatti che il bambino sia guidato e motivato ad un utilizzo espressivo della voce, all'ascolto dell'ambiente e dei suoni quotidiani, alla sperimentazione e produzione della sonorita' di oggetti e strumenti, e ascolti una varieta' di brani e musiche provenienti da culture europee ed extraeuropee.
Il manifesto di Nati per la musica lancia dunque un forte richiamo "Affinche' chi si occupa della cura e dell'educazione del bambino - insegnanti, operatori sanitari, amministratori e responsabili di programmi educativi ministeriali e attivita' extrascolastiche - promuova l'uso di buone e precoci pratiche musicali, sia in famiglia che a scuola e la musica divenga una ricchezza comune, proprio come raccomandava il musicista ungherese Z. Kodaly (1882-1967): "La musica non privilegio di pochi ma patrimonio di tutti"".
Il manifesto ha gia' ricevuto il supporto di esponenti del mondo sanitario, musicale, dell'arte e della cultura, della ricerca e delle scienze ed e' aperto a nuove adesioni. Tra i primi firmatari la cantautrice Elisa, il jazzista Paolo Fresu, il direttore dell'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia Antonio Pappano, la neuroscienziata americana Nina Kraus e le principali associazioni professionali di pediatri, neuropsichiatri infantili e dell'area musicale.
Negli ultimi anni evidenze scientifiche hanno dimostrato che l'esperienza musicale precoce, cioe' dall'epoca prenatale ai primi 6 anni di vita, favorisce lo sviluppo cognitivo, linguistico, emotivo e sociale del bambino, con effetti benefici e positivi anche sulle interazioni familiari. Tali esperienze aumentano i tempi di attenzione e la capacita' di discriminazione uditiva del bambino oltre alle abilita' linguistiche, di lettura, di coordinazione motoria e di interazione, portando quindi ad un trasferimento delle competenze acquisite musicalmente in attivita' extramusicali. Per questo dal 2006 Nati per la Musica si propone di accostare precocemente i bambini al mondo della musica grazie ad una alleanza tra il mondo sanitario e quello socio-educativo. E' infatti fondamentale che pediatri, musicisti, educatori musicali e altri operatori che si occupano della cura del bambino e della famiglia sin dalla gravidanza si uniscano perì sensibilizzare e sostenere i genitori nel percorso della crescita. (www.redattoresociale.it) (Wel/ Dire)