Ne parla Burke Harris pediatra e direttore di centro per giovani
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 3 ott. - "Alcuni bambini hanno lo 'stress tossico' non il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adhd). Lo stress tossico può compromettere lo sviluppo del cervello del minore e influenzare il funzionamento dei suoi organi". È una constatazione frutto di anni di esperienza, quella appena fatta dal pediatra americano e fondatore del Centro per il benessere dei giovani, Nadine Burke Harris.
SPESSO L'ADHD E' UNA DIAGNOSI ERRONEA - "Probabilmente conosci qualcuno il cui bambino è stato diagnosticato affetto da deficit di attenzione e iperattività. Forse questo disturbo riguarda tuo figlio, e in molti casi si tratta di un problema legittimo che può richiedere farmaci, terapia o entrambi. Ma nella mia esperienza- sottolinea Harris- l'Adhd è a volte una diagnosi erronea, basata su un modello comportamentale che non comprende adeguatamente l'aspetto biologico sottostante. I problemi di comportamento di molti bambini, in particolare quelli che fanno parte di una comunità a basso reddito, non riguardano realmente l'ipoattività della funzione 'attenzione' del cervello (segno distintivo dell'Adhd). Piuttosto, qui il comportamento è solo un segno esteriore di una minaccia per la salute. Una realtà che i medici stanno iniziando a conoscere solo adesso: lo stress tossico".
LO STRESS TOSSICO - Secondo l'American academy of pediatrics, il termine "stress tossico descrive l'interruzione dell'architettura cerebrale e di altri sistemi propri di organi in via di sviluppo- fa sapere il pediatra californiano- che si verificano quando un bambino è esposto a una forte, frequente o prolungata avversità. A differenza dell'Adhd, lo stress tossico coinvolge molti sistemi del corpo ed è caratterizzata da un notevole aumento delle malattie legate allo stress e al deficit cognitivo".
INIZIARE DALL'INFANZIA PER GUARIRE LO STRESS TOSSICO - Nadine Burke Harris ha osservato gli effetti dello stress tossico quotidianamente, essendo un pediatra che lavora in uno dei quartieri più poveri di San Francisco. "Vogliamo diagnosticare e guarire i bambini che arrivano con lo stress tossico. Si può iniziare dall'infanzia- prosegue la specialista- quando pensiamo alla vita emotiva di un minore spesso ci riduciamo ai sentimenti provati dal bambino, al modo in cui si comporta nelle attività quotidiane. Sentiamo il grido del neonato quando ha bisogno di mangiare o dormire o quando si sente a disagio. La maggior parte delle persone cerca di sintonizzarsi e partecipare a tali esigenze, ma il benessere di un piccolo non è solo cibo, riposo e pannolini. C'è molto di più dentro il suo cervello e il suo corpo che possiamo nutrire". La prima infanzia è un momento di "drammatico sviluppo degli altri organi e del cervello- sottolinea il medico- chiamati ad adattarsi all'ambiente che li circonda nel bene e nel male. Durante gli anni critici dello sviluppo, tra la nascita e l'età di 4 anni, alcuni bambini sperimentano un elevato livello di ansia o di paura perché i loro ambienti di casa o di quartiere sono a rischio. Sono soggetti o testimoni di abusi fisici o emotivi, della violenza della comunità o addirittura di una povertà estrema. Questo trauma può avere un enorme impatto sullo sviluppo del cervello del bambino, così come sullo sviluppo del loro sistema immunitario, sul loro sistema ormonale e anche sul modo in cui il loro Dna viene letto e trascritto". Lo stress tossico "non è lo stress tipico- chiarisce Harris- poiché un po' di stress aiuta in realtà un bambino ad imparare a navigare nel nostro mondo complesso. Qui parliamo di stress ripetuti, di esperienze infantili negative che attivano il sistema di risposta allo stress del corpo. Questo si chiama stress tossico e può influenzare il modo in cui si sviluppano il cervello e il corpo del minore".
ESPERIENZE INFANTILI AVVERSE AUMENTANO RISCHIO DI MALATTIE - Le esperienze infantili avverse attivano lo stesso tipo di risposta: 'lotta o fuga'. "Immediatamente il corpo rilascia gli ormoni dello stress come l'adrenalina e il cortisolo- precisa il pediatra- che attivano il cuore a battere ed aumentano la pressione sanguigna in modo da poter combattere la paura o scappare. Lo stress cronico porta alla frequente attivazione di questa risposta chimica, che può essere dannosa per un bambino nel corso del suo sviluppo evolutivo. Lo studio innovativo in questo settore, pubblicato nel 1998, ha scoperto che una persona con quattro o più esperienze negative infantili ha 2,6 volte in più il rischio di avere una malattia polmonare ostruttiva cronica rispetto a chi non ha mai avuto tali esperienze. Esperienze infantili avverse- evidenzia- aumentano anche il rischio di obesità, ictus, cancro, asma e diabete, e moltiplicano il rischio di epatite, depressione e malattie cardiache. Altri ricercatori hanno trovato che gli individui esposti a dosi elevate di avversità durante l'infanzia hanno maggiori marcatori di infiammazione nel sangue in età adulta e a lungo termine sono anche cambiati i livelli degli ormoni dello stress come il cortisolo".
L'IMPORTANZA DEL CAREGIVER - In un ambiente dove lo stress è "frequente e non controllabile, la madre o un caregiver sono il migliore scudo contro gli effetti dello stress tossico. Questo può essere prevenuto quando un caregiver è in grado di aiutare il bambino a gestire i sentimenti difficili e a sviluppare le capacità di coping. La qualità dell'interazione di un caregiver con un bambino è un elemento chiave per un sano sviluppo emotivo, sociale e fisico. Alcuni dei migliori mezzi per sostenere la salute e lo sviluppo del minore sono: parlare, ridere, giocare uno-contro-uno e trascorrere del tempo insieme. Questo è il motivo per cui io sono orgogliosa di far parte di 'Too Small to Fail'- afferma Harris- un'iniziativa congiunta tra la Next Generation e il Bill, Hillary e Chelsea Clinton Foundation per aiutare i genitori e gli operatori sanitari a capire che le interazioni quotidiane con i bambini anche piccoli - dalla condivisione di un buon libro o di una risata - permettono di proteggere la loro salute e il benessere. La povertà e le avversità non devono essere una prescrizione che determina poi cattive condizioni di salute per tutta la vita. Con i forti legami che si stabiliscono nei primi anni di vita- conclude il pediatra- i genitori possono positivamente influenzare l'esistenza dei loro figli e aiutarli a costruire una solida base per il successo." (Wel/ Dire)