MINORI. Il 90% usa Internet, il 79% è sui social network
Convegno a Roma con Facebook-Polizia postale, Baglio: Tuteliamoli
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 nov. - Il 90% dei giovani italiani tra i 14 e i 29 anni utilizza internet, l'84,4% ne è utente abituale, il 79,8% utilizza almeno un social network e il 70,5% usa almeno uno strumento fra smartphone, tablet e e-reader. Si è aperto con questi dati (2013), snocciolati dal responsabile delle Politiche culturali del Censis, Elisa Manna, il convegno 'Essere nel mondo con un click: opportunità e rischi', organizzato in Campidoglio dal presidente della commissione Scuola e Infanzia di Roma Capitale, Valeria Baglio, per accendere i riflettori sui cosiddetti nativi digitali, i giovani e giovanissimi che fin dall'inizio della loro vita hanno avuto il web e i suoi device come - a volte unico - punto di riferimento.
Un focus, quello andato in scena in sala del Carroccio, che ha visto la partecipazione del Coordinamento genitori democratici onlus, ovviamente attentissimo ai potenziali rischi della rete per i ragazzi, che sono stati descritti dal vicequestore della Polizia postale, Elvira D'Amato, con la collaborazione del social più diffuso al mondo e anche in Italia, vale a dire facebook, nella persona di Laura Bononcini, head of Public policy della creatura di Mark Zuckerberg per il nostro Paese.
La totale immersione dei giovani in internet rappresenta infatti uno straordinario strumento per rimanere in contatto con persone in tutto il mondo e per scambi di informazioni anche riguardo il lavoro e lo studio, ma allo stesso tempo un mondo di pericoli per i minori, che vanno dalla pornografia, mai così facilmente raggiungibile anche per i più piccoli, e che rappresenta una preoccupazione per il 52,3% dei genitori, alla diffusione incontrollata dei dati personali (temuta dal 25,1% delle mamme e dei papà), passando per i più pericolosi incontri con malintenzionati (li teme il 45,1%) e contenuti violenti (37,5%, dati dal libro 'Media e minori' realizzato dal Censis per Agcom).
"I nativi digitali usano la tecnologia, la vivono, la indossano, la assumono come parte della propria identità. La tecnologia è parte di loro: per ora questa frase è solo metaforica, ma con lo sviluppo delle biotecnologie, potrebbe presto diventare concreta", ha spiegato Baglio, sottolineando che "i nostri ragazzi sono veramente nel mondo con un click, e se questo costituisce un'incredibile opportunità, sconosciuta alle generazioni precedenti, non possiamo nascondere i rischi che comporta".
"Ho voluto organizzare questo convegno proprio perché occorre seguire e prevenire la rapida evoluzione del mondo virtuale e valutarne puntualmente potenzialità o pericoli- ha concluso il presidente della commissione capitolina Scuola e Infanzia- Occorre che le istituzioni, le famiglie e gli insegnanti siano in grado di dotare le nuove generazione di strumenti utili a un sano utilizzo del web. In breve: occorre stilare delle valide istruzioni per l'uso".
(Wel/ Dire)
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