(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 nov. - Oggi, presso la Sala di Rappresentanza del Comando delle Scuole dell'Arma dei Carabinieri, Vincenzo Spadafora, Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, e il generale Vincenzo Giuliani, Comandante delle Scuole dell'Arma, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa.
Oggetto del protocollo "è la pianificazione da parte dell'Autorità Garante e del Comando delle Scuole di mirati cicli di conferenze sulla tutela dei diritti delle persone di minore età destinate ai frequentatori dei corsi di formazione della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, delle sedi della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze e di tutte le Scuole Allievi Carabinieri al fine di rispondere meglio alle esigenze di professionalità ed operatività richieste dalle Istituzioni e dalla società".
Assicurare che tutte le Forze dell'Ordine ricevano una formazione 'obbligatoria, iniziale e continua' è quanto ha raccomandato anche il Comitato Onu sui diritti dell'infanzia all'Italia. Per questo la sigla del protocollo - alla luce delle attività già realizzate - mira a rendere permanente tale impegno comune ai Carabinieri e all'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza.
Il Garante per l'infanzia, Vincenzo Spadafora ha sottolineato l'importanza di questo protocollo, che "denota una sensibilità verso i temi dell'infanzia e dell'adolescenza, troppo spesso messi in secondo piano rispetto ad altri temi, come quelli economici e imprenditoriali. Occuparci di infanzia e adolescenza significa occuparci del futuro dei nostri ragazzi. Il fatto che la povertà assoluta dei minorenni negli ultimi due anni sia raddoppiata dimostra che non lo stiamo facendo abbastanza, al di là della retorica".
Continua Spadafora: "Bisogna darsi delle priorità proprio perché le risorse sono scarse: è inutile chiedere l'impossibile ma non dimentichiamo che le scelte che compiamo oggi avranno una ricaduta fortissima sul futuro delle nuove generazioni. Noi vi siamo estremamente grati per l'attenzione che sempre di più riserverete ai bambini e ai ragazzi, sappiamo che voi Carabinieri avete sempre un contatto con la quotidianità, con la gente. I protocolli possono servire molto ma anche restare lettera morta: noi vi ringraziamo perché sappiamo che il livello di formazione che state portando avanti produrrà conseguenze positive nella pratica. Sono le persone che fanno la differenza: è il nostro motto e questo protocollo lo ricorda." (Wel/ Dire)