(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 nov. - "A 25 anni dalla Convenzione di New York, che sancisce i diritti a tutela dell'infanzia e dell'adolescenza, l'Italia non può accettare che oltre un milione e mezzo dei suoi minori di età viva in condizioni di povertà. Non possiamo sacrificare, sotto i colpi della crisi e del rigore, un'intera generazione di bambini e adolescenti. Occorre che il governo predisponga non solo il piano per l'infanzia ma un intervento straordinario di contrasto alla povertà che vada oltre i trasferimenti monetari. Le recenti rilevazioni sulla povertà confermano la scarsa efficacia di provvedimenti sul tipo della 'social card'. È necessario investire e promuovere servizi, anche innovativi, per "rompere il ciclo dello svantaggio" come raccomandato dalla Commissione Europea nel 2013". Così Sandra Zampa, vice presidente della Commissione Bicamerale Infanzia e Adolescenza che oggi è intervenuta a Roma al convegno 'Tra vecchie e nuove povertà: i minori in Italia a 25 anni dalla Convenzione di New York' organizzato dalla Commissione Infanzia, dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
"Occorre ancora mettere in campo nuove politiche di contrasto all'altrettanto grave fenomeno, anch'esso in espansione, della povertà educativa che nega ai nostri bambini l'accesso a percorsi di studio di alto livello, la conoscenza di almeno una lingua straniera, di praticare uno sport o di accedere a cure mediche specialistiche.
Occorre cambiare radicalmente prospettiva e tornare ad investire sui bambini e gli adolescenti poichè nel loro potenziale e nella loro naturale inclinazione all'innovazione sta la nostra più reale possibilità di realizzare un futuro migliore", conclude Zampa.
(Wel/ Dire)