Il 70% dei giovanissimi toscani non vede rischi nella rete
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 nov. - Sono pochi, mediamente in buona salute, con una minore poverta' ma anche con una certa incoscienza verso l'uso di internet. E' la fotografia scattata alla prima conferenza regionale sull'infanzia e sull'adolescenza che si e' tenuta all'istituto degli Innocenti a Firenze. A commentare i dati e' stata la garante dell'Infanzia, della Toscana, Grazia Sestini: "La prima caratteristica dei bambini e dei ragazzi in Toscana e' che sono pochi, sono 580 mila, il 15% della popolazione con un'indice di vecchiaia, cioe' del rapporto fra gli 0-14 anni e gli ultrasessanticinquenni di 1 a 1,9. Vuol dire che c'e' un ragazzino ogni 2 anziani, praticamente. Questo incide sulla vita sociale dei nostri ragazzi, sono soli. Molti di loro sono figli unici. Incide in bene sulla minor poverta' delle famiglie rispetto al dato nazionale, perche' siccome la poverta' e' direttamente proporzionale al numero di figli, naturalmente in Toscana le nostre famiglie risentono anche di questo".
"Mediamente- ha aggiunto Sestini- i nostri bambini e i nostri ragazzi sono in buona salute. C'e' un solo dato superiore alla media nazionale, che e' quello dell'obesita' per cui vanno incrementate tutte le azioni di educazione alimentare nella regione dell'olio d'oliva, del pesce e della buona carne. Non ci possiamo permettere che i nostri ragazzi mangino male".
Ha sottolineato. Preoccupazioni ci sono, invece, sul fronte dell'istruzione: I bambini e i ragazzi toscani "vanno a scuola di piu' che nel resto d'Italia. Mi preoccupa, invece, l'abbandono scolastico dei ragazzi delle superiori che e' superiore al 18%. E' vero che e' sotto la media nazionale, ma noi siamo la Toscana. Secondo me bisognera' intervenire con un'offerta di formazione professionale adeguata".
L'ansia finale, invece, viene concentrata sul rapporto col web: I giovanissimi toscani "usano molto internet, ma c'e' un dato che mi preoccupa. Il 70% di loro dice di non preoccuparsi dei pericoli della rete. La rete, invece, e' pericolosa e quindi bisognera' potenziare un lavoro, che come ufficio del garante stiamo gia' facendo, di educazione soprattutto dei genitori oltre che dei ragazzi per l'uso corretto della rete".
(Wel/ Dire)