All'asilo e a scuola non abbassare il livello di guardia
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 nov. - Le allergie possono condizionare la frequentazione dell'asilo nido o della scuola materna e non solo da parte dei bambini, luoghi in cui trascorrono in media dalle quattro alle otto ore al giorno.
Occorrerebbe in primo luogo avvisare gli insegnanti e il personale scolastico dell'allergia di cui il bimbo soffre, così da evitare alcuni rischi concreti per la sua salute. Tra le allergie, particolare attenzione meritano quelle alimentari. "Le allergie alimentari- spiega Roberto Bernardini, presidente SIAIP e Direttore della UOC di Pediatria dell'Ospedale San Giuseppe di Empoli- non vanno affatto sottovalutate in età prescolare e scolare poiché interessano approssimativamente il 6% dei bambini contro una prevalenza approssimativa del 2% in età adulta. Negli ultimi anni, in particolare, si è evidenziata una crescita di sensibilità verso alimenti quali latte, uova, frutta secca ed arachide".
I bambini allergici, soprattutto se molto piccoli, sono soggetti particolarmente a rischio, in quanto possono entrare facilmente in contatto con cibi che non possono mangiare attraverso lo scambio di alimenti da un bambino all'altro. Se un bambino soffre di allergie alimentari devono quindi essere adottate tutte le precauzioni necessarie a partire dalla preparazione del c.d. pasto sostitutivo fino ad evitare qualsiasi tipo di contaminazione durante la preparazione dei cibi. Le insidie per il bimbo allergico non nascono solo negli alimenti. "Anche il lettino e il cuscino dove il bambino fa solitamente il riposino pomeridiano- prosegue Bernardini- possono diventare insidie per la sua salute. Se, infatti il bimbo è allergico agli acari della polvere è indispensabile non solo una buona areazione degli ambienti, quindi aprire spesso le finestre per favorire il ricambio d'aria, ma anche che il materassino e il cuscino su cui riposa siano foderati con rivestimenti antiacaro".
Il trattamento delle allergie passa anche attraverso l'utilizzo di farmaci che lo specialista dopo un attenta anamnesi e una corretta diagnosi ritiene di prescrivere al bambino.
"Sarebbe inoltre importante presentare all'asilo o alla scuola- conclude Bernardini- il certificato medico che attesti l'allergia di cui il bambino soffre e indicare nel caso anche i farmaci da utilizzare in caso di crisi allergica (c.d. farmaci salvavita), perché a volte le reazioni allergiche possono essere molto gravi con esiti, anche se pur raramente, letali".
(Wel/ Dire)