(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 nov. - "Mercoledì scorso, in un attacco alla scuola primaria Al Hayat nel distretto di Qaboun nella Damasco orientale 11 bambini sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti - un altro tremendo monito sul terribile prezzo che i bambini della Siria stanno pagando per questo brutale conflitto, ormai al quarto anno". A dichiararlo Hanaa Singer, rappresentante Unicef in Siria.
"L'assalto a Qaboun è l'ultimo di una serie di attacchi indiscriminati a scuole, studenti e insegnanti. Solo nei primi nove mesi del 2014, le Nazioni Unite in Siria hanno verificato almeno 35 episodi come questo, con 105 bambini uccisi e 239 feriti, ma il numero reale è sicuramente più alto- continua la nota- L'UNICEF ha ripetutamente chiesto a tutte le parti in conflitto di assumersi le proprie responsabilità di proteggere bambini, scuole e le infrastrutture per i civili dal conflitto. Le scuole dovrebbero essere zone di pace e luoghi sicuri dove i bambini possano studiare senza aver paura di morire o di essere feriti. Tutte le parti in conflitto hanno obblighi specifici nel garantire protezione speciale ai bambini, secondo il Diritto Internazionale Umanitario e le leggi sui Diritti Umani".
(Wel/ Dire)