(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 mar. - "E' un protocollo che nasce dall'esperienza, da uno straordinario lavoro di chi conosce bene la propria materia e ha già fatto tanto, il Terzo settore. Il rischio dei protocolli è che rimangano lettera morta, invece questo ha proposte concrete, alcune delle quali concorreremo anche noi come Authority a realizzare" ha detto Vincenzo Spadafora, Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza, in occasione della firma del Protocollo d'intesa tra l'Authority, il ministero della Giustizia e l'Associazione Bambinisenzasbarre ONLUS per la tutela dei dei bambini e degli adolescenti che ogni giorno entrano nelle carceri italiane per incontrare i propri genitori.
"Il nostro impegno a breve sarà di coinvolgere altri soggetti, come il Ministro dell'istruzione e l'Ordine dei giornalisti. Sarà importante anche il lavoro sulla formazione degli operatori e della polizia penitenziaria. Siamo disponibili come Authority a cofinanziare tali progetti. Ringrazio il Ministro Orlando perché con la firma di questo documento ha dimostrato di credere nell'importanza che esso può avere; non ha semplicemente raccolto il testimone di chi l'ha preceduto. La Carta dei figli dei genitori detenuti è un passo avanti nel riconoscimento dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo assistito ad un arretramento culturale molto forte, complice la crisi ma non solo. E non è solo un problema di risorse, molte volte e' un problema di consapevolezza dei problemi che vivono i minorenni nel nostro Paese". Continua il Garante: "Mi auguro che sia anche un passo avanti verso la riforma della giustizia minorile e l'ordinamento del sistema penitenziario minorile".
(Wel/ Dire)