(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 mar. - L'Italia dei servizi all'infanzia e' divisa in due, sia in termini di spesa che di utenti: la presa in carico passa dal valore minimo del 2,5% della Calabria ad un massimo di che offrono i servizi socio-educativi ai bambini di 0-2 anni, che aria dal 13,2% della Calabria al 100% del Friuli-Venezia Giulia. Asili nido, spesa dei comuni quasi raddoppiata fra il 2004 e il 2011- La spesa corrente dei comuni per asili nido, al netto della compartecipazione pagata dagli utenti, e' cresciuta del 46,4% fra il 2004 e il 2011; periodo in cui e' aumentato di quasi il 38% (+55 mila) il numero di bambini iscritti agli asili nido comunali o sovvenzionati dai comuni. Ma il 2011 e' anche l'anno che registra una "drastica contrazione della crescita di spesa" (+1,5% nel 2011 rispetto al 2010) e, per la prima volta dal 2004, un calo, anche se molto lieve (-0,04%), del numero di bambini beneficiari dell'offerta comunale di asili nido. Pesano fortemente i vincoli posti dal Patto di Stabilita' Interno, dalla crisi economica e dalle riduzioni dei trasferimenti statali destinati a finanziare le politiche sociali.
Nella prima infanzia s'invest - Un impulso al potenziamento degli asili nido e' stato dato dal "Piano straordinario", varato con la finanziaria 2007 con uno stanziamento di 446 milioni di euro tra 2007 e 2009. Fra le azioni intraprese per favorire l'ampliamento dell'offerta anche le "sezioni primavera" per i bambini di eta' inferiore ai tre anni, introdotte nell'anno scolastico 2007-2008 su iniziativa del Ministero dell'Istruzione a cui hanno contribuito il Dipartimento per le Politiche della famiglia ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Fonte: Redattore sociale (Wel/ Dire)