Vedono 'elementi sviluppo integrati'. Convegno sabato a Barletta
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 mar. - "Come il Dir/Floortime anche il nostro è un modello evolutivo. Si differenzia dal comportamentale perché considera tutti gli elementi dello sviluppo come integrati tra loro e non come singole componenti". Lo spiega Magda Di Renzo, responsabile del Servizio terapie dell' Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO), che il 15 marzo tratterà 'Un approccio evolutivo-psicodinamico alla complessità dell'autismo: il Progetto Tartaruga' al convegno 'Gli autismi nei luoghi, nei modelli, nelle persone', promosso dall'associazione 'Centro Generazioni' a Barletta, presso la Sala Convegni Giovani Open Space in viale Marconi 49 dalle ore 8 alle 20.
"Definiamo psicodinamico il nostro progetto Tartaruga, e non psicoanalitico, perché mettiamo alla base dello sviluppo la dimensione affettiva ed emotiva. Per noi- prosegue la psicoterapeuta- è inoltre fondamentale l'interazione dell'adulto con il bambino. Diamo centralità all'interazione ludica con il minore e al coinvolgimento totale della sua corporeità".
Gli interventi previsti dal progetto Tartaruga "tengono conto del coinvolgimento del corpo del bambino nelle attività di gruppo e individuali- spiega Di Renzo- che si svolgono in acqua, con gli animali e in tutti quei contesti dove il minore possa essere attivo e interagire con l'esterno, avendo però come perno fondamentale la sua dimensione affettiva e corporea. La motivazione- conclude- è sempre alla base di qualunque intervento".
(Wel/ Dire)