E a ragazze di colore che vogliono lasciare strada lavoro negato
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 mar. - Sono in aumento a Bologna le minorenni coinvolte nello sfruttamento della prostituzione. A richiamare l'attenzione su questo fenomeno, in commissione in Provincia, è Ivana Ingaliso dell'Albero di Cirene, una delle realtà che operano in città e in strada per invitare le ragazze a smettere di prostituirsi: spesso, dice, si tratta "davvero di adolescenti", che operano "soprattutto nelle ore pomeridiane e questo è un dato che ci sta facendo discutere molto". Ma questo non è l'unico problema emergente. Nei casi delle donne di colore, spesso la volontà di lasciare la strada non basta: molte aziende, da quelle delle pulizie ai supermercati, a detta di Ingaliso ancora si rifiutano di assumerle. "Sono opportunità di lavoro che vengono negate, è un'ulteriore forma di sfruttamento e di violenza- aggiunge la volontaria- non dare un'opportunità di reinserimento". Restando in ambito lavorativo, "stanno tornando molto in voga le dimissioni in bianco e la discriminazione della maternità", aggiunge Orietta Ruccolo, responsabile del coordinamento femminile della Cisl.
Se la Cisl ha partecipato alla commissione, "dispiace che gli altri sindacati abbiano snobbato l'appuntamento", dichiara Raffaele Finelli (Pd). Un'altra eletta del Pd, Emanuela Torchi, rileva invece la "scarsissima partecipazione" anche tra i consiglieri e soprattutto "l'assenza delle minoranze.
Evidentemente non tutti hanno la stessa sensibilità".
Nel contesto descritto dalle associazioni, "il ruolo delle Istituzioni non può esaurirsi con l'offerta di alcuni sostegni", sottolinea l'assessore provinciale alle Pari opportunità, Gabriella Montera. E' necessario che le Istituzioni "assumano su di sè la gestione di questi interventi, nel senso di mettere il volontariato ed il privato sociale nelle condizioni di poter essere operativi", aggiunge l'assessore.
Nel frattempo, sembra che alla fine il governo Renzi ripristinerà la delega alle Pari opportunità: sarebbe una "notizia importante", commenta Montera, perchè questi temi "non si possono catalogare tra gli interventi minori, quando ogni giorno le donne vengono uccise dal proprio partner o comunque vengono sottoposte a continua violenza".
(Wel/ Dire)