(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 16 mag. - "Se è vero che la miglior difesa è l'attacco, è proprio questa la linea del portavoce della commissaria Malmstrom quando accusa il nostro paese di non aver dato indicazioni precise circa le misure che l'Italia richiede all'Europa sull'emergenza immigrazione". Lo afferma Paola Ferrari De Benedetti, portavoce dell'Osservatorio nazionale bullismo e doping.
"Tutti noi infatti- aggiunge Ferrari- ricordiamo cosa dissero la commissaria Ue e il presidente Barroso sette mesi fa, quando ci fu il tragico naufragio di Lampedusa. Di tutte quelle promesse, dallo stanziamento dei fondi necessari a regolare il flusso delle partenze nei paesi d'origine all'apertura di uffici di assistenza per i richiedenti asilo negli Stati africani, nulla è stato tradotto in realtà. E sono passati ben sette mesi. Ora che siamo di nuovo alle soglie dell'estate, il dramma degli sbarchi si ripropone in tutta la sua drammaticità, ma dall'Europa si ascoltano sempre e solo tante belle parole alle quali continuano a non seguire i fatti. E non si dimentichi che c'è un dramma nel dramma, quello di tantissimi minori che, anche soli, scappano da guerre e miseria per avere un futuro in Europa: non si può più rimandare un'azione comune e individuare una soluzione a 360 gradi per risolvere questa emergenza umanitaria".
(Wel/ Dire)