(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 9 mag. - Il personale della Squadra mobile di Viterbo ha notificato una misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di un uomo di 86 anni, indagato perchè avrebbero costretto la nipote di 10 anni a compiere e subire, in numerose occasioni, atti sessuali.
In particolare, le attività investigative che hanno determinato l'autorità giudiziaria a emanare il citato provvedimento restrittivo, traggono origine da una segnalazione fatta alla Squadra mobile in cui erano stati evidenziati presunti abusi sessuali subiti da una nipotina dell'indagato. Sentita a verbale nelle forme dell'audizione protetta, alla presenza di esperti di psicologia infantile, la piccola ha confermato gli abusi subiti dal nonno. Dal suo racconto è emerso che la minore, in un periodo particolare della sua vita in cui i genitori si erano separati, era stata affidata alle cure del nonno paterno. In tali frangenti l'uomo aveva iniziato ad abusare sessualmente di lei quando erano soli in casa, costringendola a subire e compiere tali atti. Lei ha precisato anche che il congiunto le aveva perentoriamente detto più volte di non raccontare a nessuno quanto accadeva, con la minaccia, in caso contrario, del suo invio in un collegio. La bambina ha riferito che tali fatti erano iniziati quando aveva meno di 10 anni e a riscontro di quanto raccontato, ha pure consegnato agli inquirenti un video realizzato con il suo telefonino, comprovante le violenze patite.
Riscontri a tali dichiarazioni sono stati effettuati mediante l'audizione di testimoni ai quali la minore aveva confidato tali fatti. Trasfuse tutte le risultanze investigative in una dettagliata informativa di reato, il pm titolare dell'indagine ha depositato una richiesta di misura cautelare e dal gip del Tribunale di Viterbo è stata concessa la misura degli arresti domiciliari, a causa dell'avanzata età dell'uomo.
(Wel/ Dire)