Da Comune e fondazione Cassa risparmio progetto da 120.000 euro
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 4 lug. - Due appartamenti pubblici destinati alla coabitazione tra donne sole con uno o più minori a carico. E' la misura concordata dal Comune di Imola e dalla Fondazione Cassa di risparmio, nell'ambito del più ampio "Progetto contro la crisi: un sostegno concreto alle famiglie per il diritto allo studio e alla casa".
Il provvedimento è rivolto a donne che "temporaneamente hanno difficoltà a reperire un alloggio nel libero mercato", spiega il Comune in una nota. Gli alloggi, che si trovano in via Pambera, potranno ospitare quattro o cinque donne (a seconda del numero di minori a carico). A questo scopo il Comune mette a disposizione 20.000 euro e la Fondazione 100.000 euro: le risorse servono in parte per contribuire al canone di locazione per quattro anni dei due alloggi, in parte per le attività di orientamento al lavoro, babysitting e laboratori. Infatti, "il progetto sperimentale, destinato a donne capofamiglia con uno o più minori- sottolinea l'assessore alla Casa, Barbara Lo Buono- non intende offrire loro solo un'opportunità abitativa a prezzi convenienti. Si richiede alle aderenti al progetto l'adozione di uno stile di vita proattivo, caratterizzato dalla relazione, il mutuo aiuto tra le coabitanti e rispettoso dell'ambiente (raccolta dei rifiuti differenziata) e attento al consumo energetico (stile di vita ecosostenibile ed ecocompatibile)".
Inoltre, aggiunge Lo Buono, "alle donne lavoratrici si offriranno supporti che permettano loro di conciliare i tempi lavorativi con quelli genitoriali e l'accudimento dei figli".
L'assessore, poi, lancia un appello a chi ha mobili da regalare, in buone condizioni: l'obiettivo è quello, infatti, di "spendere il meno possibile per gli arredi, dando in ogni caso un alloggio dignitoso e accogliente ai nuovi ospiti".
Trattandosi di un progetto sperimentale, la ricerca delle donne da inserire in questi alloggi non avverrà attraverso un bando. "Si potrà attingere dalla graduatoria di Erp o da quella del contributo affitto oppure- spiega Lo Buono- si potranno valutare anche donne con minori che si renderanno disponibili a fare questo percorso. Verranno fatti colloqui ed un corso propedeutico alla convivenza tra tutte coloro che si renderanno disponibili". La graduatoria Erp presenta 485 domande in totale: 102 da parte di nuclei con una persona, 63 nuclei composti da donne sole più minori e 70 nuclei con disabili e 36 nuclei di anziani oltre i 65 anni.
Infine, l'orientamento al lavoro: "Il progetto vuole dare l'opportunità alle donne della 'Casa Pambera' di attivare percorsi individuali di orientamento al lavoro volto al recupero o miglioramento delle competenze professionali pregresse e attuali", spiega l'assessore. "Si vuole anche attivare un laboratorio di scrittura creativa dedicato ai bambini e alle bambine della casa, insieme all'attività di aiuto compiti che potranno essere svolte coinvolgendo le associazioni e i volontari che si rendessero disponibili. Tale attività, in prospettiva- conclude Lo Buono- potrà essere aperta anche ai bambini del vicinato".
(Wel/ Dire)