Maffioletti (Fi) lancia l'allarme: Effetti collaterali devastanti
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 4 lug. - A Trento è triplicato il numero di bambini della scuola primaria che assumono psicofarmaci. A lanciare l'allarme sul giornale L'Adige.it è Gabriella Maffioletti, consigliere comunale di Forza Italia, da anni impegnata sui problemi dei minori e delle famiglie.
"Da quando è entrata in vigore la legge provinciale 14 del 2011 le nostre tabelle ci riportano dei dati triplicati rispetto agli anni precedenti- spiega la consigliera- e questo deve destare molta preoccupazione in tutti noi responsabili della formazione dei nostri cittadini". Giacomo Bezzi, consigliere di Forza Italia, "presenterà in Consiglio regionale una proposta di mozione" che mira a "fissare dei protocolli per la realizzazione di progetti di formazione che coinvolgano le famiglie e tutto il collegio dei docenti". Si tratta di programmi "mirati a rafforzare le criticità iniziali che un adolescente normalmente può manifestare nel corso della sua vita. Ad esempio affrontando lo scarso rendimento scolastico nelle materie specifiche in cui si manifesta- prosegue- attraverso un rafforzamento delle ore didattiche, oppure con attività sportive e iniziative di rinforzamento caratteriale, senza che queste diventino invasive e diagnosticate- sottolinea l'esponente di Forza Italia- per poi incorrere alla fine nelle medicalizzazioni che spesso possono essere intraprese dalle vie psichiatriche o di psicologi poco avveduti".
Gli effetti collaterali derivanti dall'assunzione di questi psicofarmaci "sono devastanti- rimarca la consigliera- spesso l'assunzione nel tempo di farmaci tipo il Prozac o altri, di cui sappiamo benissimo che il mondo farmacologico ne è pieno, vanno a creare delle vere e proprie malattie mentali a vita, fino a comportare pratiche suicide o di violenza. L'assunzione di questi farmaci induce un effetto di sedazione del comportamento- fa sapere Maffioletti- di inibizione della normale creatività e attività di esuberanza che ogni ragazzo deve avere. Vanno ad inibire tutti questi centri motori- conclude- comportando nel momento clou dei fenomeni di violenza a cui spesso poi assistiamo".
Secondo i dati della Provincia, riportati sul giornale L'Adige.it, "la fascia d'età con il maggiore aumento di utilizzo di psicofarmaci va dai 5 ai 10 anni".
(Wel/ Dire)