(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 giu. - L'Unicef e le autorità del Governo Regionale del Kurdistan (KRG) si sono accordate nel predisporre urgenti misure per prevenire il diffondersi della polio e di altre malattie tra i numerosi bambini sfollati a causa delle continue violenze in Iraq nella regione del Kurdistan.
Rekawt H.Rashid Karim, ministro della salute del KRG e Marzio Babille, Rappresentante UNICEF in Iraq, hanno trovato un accordo per includere nelle campagne di vaccinazioni la popolazione ospitata, i campi per sfollati e i valichi di frontiera. Secondo i funzionari del KRG, dall'inizio delle violenze a Mosul, circa 300.000 persone sono fuggite nei Governatorati di Erbil e Dohuk per stabilirsi in gran parte nelle comunità ospitanti nelle aree urbane e nei villaggi rurali. Questa crisi è aggravata dalla ricomparsa della polio in Iraq, che ha registrato il primo nuovo caso quest'anno, 14 anni dopo essere stata eliminata dal paese grazie alle campagne di vaccinazioni di massa. Insufficienti immunizzazioni di routine e l'incapacità di raggiungere i bambini in zone di conflitto e tra le popolazioni sfollate, rende l'Iraq e la regione estremamente vulnerabili per una grande epidemia di polio.
Babille ha fortemente sostenuto la soluzione di estendere i servizi di vaccinazione contro la polio al di là dei campi profughi siriani, obiettivo primario della campagna iniziata il 15 giugno (della durata di quattro giorni), così come il posizionamento delle squadre di vaccinazioni nei punti di transito. L'UNICEF chiede anche rapidi sforzi rapidi per proteggere i bambini sfollati contro il morbillo e per distribuire vitamina A. Marzio Babille ha parlato del sostegno al ministero con rifornimenti di vaccini e anche con expertise tecnico per la mobilitazione sociale e la comunicazione esterna.
In un incontro successivo il Ministro ha accettato di sostenere campagne di vaccinazioni contro la poliomielite e il morbillo nei posti di blocco, nei campi e nei valichi di frontiera, con una campagna antipolio indicativamente prevista tra il 29 giugno e il 3 luglio per raggiungere più di 700.000 bambini sotto i cinque anni. Questa sarà la prima volta in cui l'Iraq ha organizzato una campagna di salute pubblica di massa durante il mese sacro del Ramadan.
(Wel/ Dire)